Assalto alla Coppa Italia. Contro la Lazio serve il miglior attacco

All’attacco della Lazio e della qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. Il Napoli di Benitez conosce un solo modo di vincere le gare, azzannare l’avversaria per provare magari anche a nascondere qualche problema di equilibrio tattico. Inoltre, a spingere gli azzurri all’assalto ci saranno almeno 40.000 spettatori, desiderosi di rivedere la squadra spumeggiante di inizio stagione. Higuain e compagni non hanno quasi mai tradito le aspettative della gente di Fuorigrotta. Qualche passaggio a vuoto c’è stato, ma il bilancio parla chiaro: 34 reti in 15 gare casalinghe. Una media di oltre due gol a partita. Segno inequivocabile che giocare davanti ai propri tifosi rappresenta uno stimolo in più per gli azzurri. In generale, comunque, l’attacco del Napoli ha numeri straordinari: in 21 partite campionato, gli uomini di Benitez hanno realizzato 44 reti. Non è record assoluto soltanto perché il dato è uguale a quello delle stagioni ’57-58 e ’87-88. Da Vinicio a Careca fino ad Higuain, la tradizione dei grandi bomber azzurri continuia.

Vai Gonzalo – Il Pipita è partito inizialmente in panchina contro l’Atalanta negli ottavi, match deciso dai gol di Callejon (doppietta) ed Insigne. Sono loro gli unici ad essere andati a segno in tutte le competizioni, ma anche i vari Mertens, Pandev ed Hamsik hanno dato il loro contributo realizzativo in questa stagione e finanche Zapata ha timbrato il cartellino dei marcatori in Champions a Marsiglia. Ecco perché anche la Lazio stasera dovrà guardarsi dall’attacco a quattro stelle del Napoli. Tre trequartisti dietro al centravanti, una formula che Benitez non ha mai cambiato dall’inizio dell’anno. Anzi, l’ha resa ancor più offensiva nel finale di partita con il Chievo quando Callejon si è abbassato addirittura a fare il terzino. Difficile, quasi impossibile, indovinare quello che sarà il quartetto offensivo che Benitez manderà in campo dall’inizio stasera, ma il tecnico spagnolo potrebbe decidere di affidarsi alla verve dell’ex di turno Goran Pandev, uno che nei confronti della Lazio ha il dente avvelenato.

Risolutore – Pandev ha fatto già vedere di cosa è capace quando si trova di fronte i biancocelesti in occasione del match di campionato dell’Olimpico, finito 4-2 per il Napoli anche grazie ad una sua rete fondamentale che riportò gli azzurri in vantaggio dopo il pari laziale causato da una sfortunata deviazione di Behrami. Adesso, vorrebbe togliersi lo sfizio di eliminare la sua vecchia squadra dalla Coppa Italia, una competizione che il macedone ha vinto sia con il Napoli (nel 2012) che proprio con la Lazio (nel 2009) oltre che in due circostanze con l’Inter (2010 e 2011). In pratica, Pandev è un vero e proprio collezionista. Benitez, invece, è affamato di trofei. Ne ha vinti tanti in carriera, ma solo una Coppa nazionale (la FA Cup col Liverpool nel 2006). A Wembley i Reds batterono il West Ham ai rigori con un penalty decisivo dell’ex romanista Riise. I 90’ erano finiti 3-3: Benitez attaccava anche allora.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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