Il Napoli stringe i tempi per Capoue, resta vivo l’interesse per Ralf

Pronti, ripartenza, via: destinazione Milano, per la full immersion che conduce oltre l’incubo del mercato, per quel rush finale in cui andare a scovare il centrale difensivo e – semmai – anche l’esterno basso di sinistra e magari anche un medianone; per quella grande abbuffata che però prevede pure qualche cessione. E’ una missione (im)possibile, avvolta nell’incertezza sprigionata dai se e dai ma d’un universo assai ristretto al quale il Napoli si rivolge: acquistare, semmai, però senza lasciarsi travolgere né dall’ansia, né dalla bramosia.

FUMO DI LONDRA. Nulla è per sempre, vero, però Etienne Capoue (25) rimane saldamente il primo obiettivo di Bigon, ch’è piombato in anticipo alla fiera dei sogni per anticipare i tempi. Londra è vetrina scintillante e però anche costosa e quel corazziere nato centrale difensivo e divenuto mediano è l’opportunità per dotarsi contemporaneamente di due calciatori. Perché l’idea è chiara: là in mezzo ci sono ormai i numeri e Behrami induce all’ottimismo, dunque non ci sono priorità. E un Capoue così andrebbe di lusso, restituendolo alle origini oppure tenendolo per dare equilibrio alla fase passiva: però il Tottenham non indietreggia di un euro, dinnanzi ai nove milioni non ha vacillato e il sospetto che resti una pista complicata rimane. Ma conviene starsene sulla riva ed aspettare.

OH SUD AMERICA. C’è poi sempre un richiamo forte verso il Sud America: in Brasile c’è pure un pitbull, che di nome fa Ralf, che gioca nel Corinthians, che certo non è più un ragazzino (a giugno saranno trenta) ma che risponde al profilo tecnico-tattico richiesto da Benitez: è ipotesi percorribile, con tanto di conferme arrivate direttamente dal giocatore, sbilanciatosi in patria: «Posso confermare che c’è stato un sondaggio, vedremo come va a finire: ma dovranno convergere gli interessi di tutti, compresi quelli della mia società alla quale sono legato» . Il prestito è un’opportunità che non scalda il Corintihians ma cinque o sei milioni sono ritenuti un’enormità. Il mercato va affrontato senza schemi e senza frontiere ed Henrique (27) del Palmeiras resta inchiodato sul taccuino, pero come alternativa.

A SINISTRA. Però il desiderio è Alberto Moreno (21) lui sì con un futuro da svelare, lui sì affascinante come soluzione: l’età si sposa alla perfezione con il talento e mica per caso il Napoli s’è spinto sino a dodici milioni di euro, una fortuna. Ma il Real Madrid s’è informato ed il Siviglia ha cominciato a vacillare e ha allestito l’asta, forte d’una clausola rescissoria da venti milioni di euro ch’è una sorta di garanzia. Ma Alberto Moreno è l’obiettivo capace di ossequiare innanzitutto la filosofia societaria. Il Napoli non ha perso le proprie speranze, osserva con attenzione ciò che accade in Spagna e però s’è anche informato su Achraf Lazaar (21) del Varese, però già promesso al Palermo.

CESSIONI. I capitoli sono chiaramente due, entrambi avvincenti e però di complessa lettura: Pablo Armero è sul mercato, poteva andare al Milan ma non è successo e comunque sa che partirà; s’è trovato fuori dalla lista dei convocati per la gara con il Chievo (anche) in virtù d’una lievissima forza influenzale, ma i bonus sono stati sprecati e l’addio va combinato con le opportunità che offrirà il mercato. C’è poi il “caso” Cannavaro da risolvere e Uvini e Bariti da sistemare: altrimenti a Castel Volturno si resta in tanti, persino in troppi.

FONTE Corriere dello Sport

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