Sardo, la bestia nera che non voleva esultare…

Una “bestia nera” è per sempre. Sembra essere la massima a cui si ispira Gennaro Sardo, puteolano doc e tifosissimo del Napoli. Un altro gol alla sua squadra del cuore dopo quello segnato il 2 febbraio del 2011, quando il Chievo vinse 2-0. In quell’occasione, come ieri sera, ha esultato con grande trasporto. «Stavolta se segno non esulto», aveva detto alla vigilia, ma non è riuscito a trattenere la sua gioia per uno splendido sigillo sul campo che avrebbe voluto calcare con la maglia azzurra. «Per me è sempre difficile affrontare il Napoli – ha detto ieri – ma da partenopeo è sempre una gioia segnare in questo stadio. Alla fine non mi sono trattenuto ma stavolta non mi pare che abbia esagerato nell’esultanza. A me è dispiaciuto segnare, a fine gara chiedo sempre il risultato del Napoli».

Hanno esultato con lui, pur essendo tifosi azzurri, anche il papà Mario – vigile urbano a Pozzuoli – e il fratello Paolo, calciatore in Eccellenza campana con lo Stasia, ieri presenti al San Paolo. «Stavolta spero di non ricevere l’accoglienza dell’altra volta a Pozzuoli, ho fatto solo il mio dovere. Abbiamo disputato un’ottima gara, credo sia stato più merito del Chievo che demerito del Napoli il pari degli azzurri. Noi non meritiamo la classifica che abbiamo, alla fine i partenopei andranno in Champions, ne sono sicuro».

Fonte: Il Mattino

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