Marek Hamsik carica l’ambiente tra campionato, Coppa Italia ed Europa League

Hamsik c’è, va sempre meglio. Contro il Bologna ha cambiato la partita e ora è lanciatissimo per una maglia da titolare. Queste le indicazioni di campo e questa l’ipotesi più verosimile. Pandev non se la passa bene, l’altra soluzione potrebbe essere l’impiego da trequartista di Mertens con Insigne a sinistra. Ma è chiaro che al momento le maggior quotazioni sono quelle di Marek, il capitano che si è fatto sentire dopo il pareggio di Bologna. «Difficile puntare allo scudetto tenendo presente quello che sta facendo la Juve», una delle sue ultime considerazioni. Ma il secondo posto resta più che mai un obiettivo anche se la Roma sta andando forte: «Mi sta sorprendendo, non pensavo riuscisse a fare un campionato così importante». E anche un riferimento al ruolo. «Con Benitez gioco più avanzato, con Mazzari ero la mezzala di un centrocampo a tre». Già, con Rafa invece è uno dei tre attaccanti, quello centrale, dietro Higuain. Una posizione dove la palla la riceve spesso spalle alla porta per farla poi girare, un ruolo dove attacca meno la profondità, salvo situazioni particolari nel corso della partita. Un ruolo, insomma, dove nonostante i miglioramenti non è riuscito sempre a brillare al centro per cento. Poi l’infortunio al piede sinistro che l’ha tenuto fuori gioco quasi due mesi.  Contro l’Atalanta in coppa Italia finalmente il rientro, una ventina di minuti nel finale. Anche a Bologna è partito dalla panchina ma è entrato prima in campo e ha fatto la differenza, trascinando il Napoli dallo svantaggio al momentaneo 2-1, prima della beffa finale di Bianchi.

Una crescita graduale della condizione e anche maggiori convinzioni: Marek ora sta bene per poter ripartire da titolare. Questa è molto più di una sensazione a metà settimana, mancano però altri due allenamenti e ci saranno ancora da attendere le decisioni dell’allenatore spagnolo. Benitez il dubbio lo porterà fino a sabato mattina, in tre per una maglia: Hamsik in corsa con Pandev e Insigne. Ma stavolta Marek è più avanti del macedone e del napoletano, a meno che Rafa voglia ancora inserirlo gradualmente e poi lanciarlo dal primo minuto in coppa Italia contro la Lazio. L’elemento sicuro è che lo slovacco è tornato, l’infortunio al piede sinistro un vecchio ricordo, il piede sinistro non gli dà più fastidio. Ed è questa la notizia più bella perché Marek è fondamentale per l’equilibrio del Napoli, l’unico dalle caratteristiche tali da poter tenere la squadra sempre compatta, soprattutto le distanze corte tra centrocampo e attacco. Marek capitano e simbolo azzurro. «Napoli è la mia seconda casa e non voglio cambiare. Qui sto bene e fino a che mi sentirò importante per la squadra resterò più che volentieri». Questo il dubbio di formazione, uno dei dubbi. A centrocampo potrebbe toccare a Jorginho, in corsa con Inler: il brasiliano potrebbe esordire dall’inizio, più probabile a partita in corso. In difesa sulla sinistra il ballotaggio è quello solito tra Revelleire e Armero con il francese leggermente favorito. Al posto dello squalificato Fernandez in difesa tornerà l’uruguaiano Britos. In porta Rafael più avanti di Reina.

Doppio allenamento, ieri, una novità con Benitez. Lavoro tecnico-tattico, palestra, partita a pressione a tutto campo. E la chiusura con una simpatica sfida tra tutti i giocatori che dal limite dell’area dovevano colpire la traversa. Un momento di tregua dopo allenamenti molto intensi. Rafa schiaccia sull’allenatore in vista dei tanti impegni nel prossimo mese. Il tecnico spagnolo a inizio settimana si è fatto sentire per il pareggio di Bologna e gli errori commessi. E si è fatto sentire anche Marek subito dopo la partita dall’Ara. «Questo pareggio è come una sconfitta». Già, mai più passi falsi così. Il Chievo è avvertito, Hamsik carica l’ambiente: si è ripreso il Napoli. Ora vuole la maglia da titolare. E un gol.

FONTE Il Mattino

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