Il cammino azzurro per puntare al secondo posto tra Mondiali e Champions League

Mai come quest’anno sarà fondamentale afferrare il secondo posto che vale l’accesso diretto alla Champions League ed evitare così l’incombenza dei play off (o preliminari, come vengono comunemente chiamati). Soprattutto per quelle formazioni che hanno tanti giocatori impegnati ai Mondiali. Ed il Napoli ne conta ben dodici (Maggio, Insigne, Reina, Albiol, Higuain, Fernandez, Inler, Behrami, Dzemaili, Mertens, Zuniga ed Armero).

CALENDARIO. Il motivo è presto spiegato. La squadra italiana che si classifica al terzo posto ed annovera diversi nazionali impegnati in Brasile dalla metà di giugno in poi, rischia di non averli a disposizione quando scatteranno i play off di Champions League: il 19-20 agosto, l’andata; il 26-27 agosto, il ritorno. I nazionali, infatti, hanno diritto sindacale a godere di un mese di ferie per cui coloro che accederanno alla fase finale della Coppa del Mondo quasi certamente salteranno i preliminari ed avranno appena il tempo per la preparazione in vista della prima di campionato del 31 agosto.

SECONDO POSTO. Ecco perché la lotta per il secondo posto è diventata di vitale importanza e non solo per una ragione squisitamente economica (i contributi previsti per chi vi accede direttamente). Anche per una questione logistica e di disponibilità di calciatori. Si motiva cosi anche il tempismo con cui Fiorentina e Roma si sono date da fare al calciomercato di gennaio. Entrambe puntano a quella posizione di classifica diventata ambita quasi quanto lo scudetto.

CONTROMOSSE. Ora si aspettano le contromosse del Napoli. Dopo Jorginho, chi altro ancora? Con chi puntellare due reparti, difesa e centrocampo, che al momento necessitano di un assortimento adeguato? La triade al vertice del club azzurro, De Laurentiis-Benitez-Bigon si sta adoperando per mettere le mani su qualche altro elemento importante. Per ora ancora niente. E restano solo dieci giorni alla chiusura delle contrattazioni invernali. I play off di Champions League sono considerati una jattura da tecnici e dirigenti. Impongono lo sconvolgimento di tutto il programma precampionato: dall’inizio della fase di preparazione, alle amichevoli estive. Inoltre diventa complicato poter fare affidamento su tutti i nazionali immediatamente dopo Ferragosto. Ci sarà chi non arriverà a semifinali e finali (dall’8 al 13 luglio) e ce la farebbe a consumare le ferie e rientrare per tempo a Napoli. Ma anche chi, come argentini, spagnoli ed italiani ad esempio, si troverebbe in corsa per il Mondiale fino alla fine e potrebbe aggregarsi solo verso la metà di agosto. Con il rischio che non sarebbe disponibile per essere impiegato nei play off di Champions.

VIETATO SBAGLIARE. Se lo scorso campionato il secondo posto era guardato come un obiettivo importante da raggiungere per finalità squisitamente economiche, stavolta il piazzamento viene visto come un traguardo da tagliare a tutti i costi. Ed allora vale la pena fare un sacrificio in questa sessione di mercato piuttosto che arrivare a giugno e trovarsi poi costretti a registrare un terzo posto che a quel punto diventerebbe un bel quiz per il prosieguo in Champions League a discapito dei vantaggi in termini di cassa e di prestigio che ne deriverebbero.

FONTE Corriere dello Sport

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