Un mercato ‘senza fretta e senza pausa’ ma con obiettivi ben precisi

Come dice il motto tanto caro a Rafa Benitez? Ebbene quel «senza fretta ma senza pausa» può tranquillamente divenire il leit motiv del mercato di gennaio del club azzurro. La frenesia dei primi giorni, infatti, aveva una motivazione ben precisa: la fretta di prendere una prima scelta a centrocampo, uno tra Gonalons e Jorginho. Una fretta legata al fatto che il tecnico spagnolo non poteva alternare tre soli giocatori (il triumvirato svizzero) per due ruoli. Peraltro due ruoli assai dispendiosi in termini di energia. Da qui la scelta del francese e dopo il voltafaccia sgarbato del patron del Lione Aulas la virata decisa sull’italo-brasiliano del Verona. Un centrocampista che Benitez ha scelto personalmente. Tanto che dopo la gara con il Bologna ha persino rimpianto la sua assenza al Dall’Ara. «Ci sarebbe servita la sua capacità di tenere palla nelle fasi finali della partita». Questo non significa che il mercato del Napoli è ai titoli di coda. Ovvio. Ma il ds Bigon adesso procede con passo prudente: ieri dall’Arsenal è arrivata una risposta negativa per Vermaelen. Il centrale belga non è in vendita. O meglio, lo sarebbe pure ma non al prezzo che ha fissato il Napoli che ha fatto giungere sul tavolo di Arsene Wenger una offerta di prestito di meno di 1 milione di euro fino a giugno con riscatto fissato a circa 9 milioni. Il Napoli oltre non intende spingersi per il 28enne che comunque nell’estate del 2015 andrà in scadenza e al momento la trattativa sembra essersi raffreddata. E pure di molto. Il pallino ora è nelle mani del belga che spinge per trovare una squadra che lo faccia giocare (fino ad adesso ha collezionato appena 7 presenze in Premier).

Né riesce a decollare quella per il napoletano Mimmo Criscito: il procuratore dell’esterno che ora gioca nello Zenit sta cercando di farlo tornare in Italia, ma difficile che sia il Napoli la sua meta. Non tanto per le richieste del giocatore, quanto per quello che chiede lo Zenit: più di 13 milioni di euro. Andiamo sulle piste concrete. Per la mediana si continua a trattare per Etienne Capoue del Tottenham, anche se la trattativa al momento ha subito un vistoso rallentamento. La questione, chiaro, è legata ai soldi: il direttore generale degli Spurs, Franco Baldini, ha spiegato che vorrebbe dar via il francese, flop della stagione, senza rimetterci troppo rispetto ai 15 milioni pagati appena 6 mesi fa al Tolosa. Il prezzo, ha ribadito il ds Bigon, non è quello giusto. Capoue però non trova l’accordo con il Tottenham (ha un contratto che scade nel 2017) che insiste per non svenderlo. Dunque, il ds azzurro resta alla finestra in attesa di una chiamata del club londinese. Senza scartare sul nascere l’idea di inserire come contropartita Goran Pandev: il macedone avrebbe ricevuto in queste ore anche un’offerta dalla Fiorentina. Intanto il Napoli non perde tempo e spinge ancora per Yann M’Vila del Rubin Kazan: il 23enne è uno di quei giocatori che più di tutti piace a Benitez. Il campionato russo è ancora fermo per la pausa invernale e a M’Vila piace l’idea di andare a lavorare con Rafa. Trattativa che balla sul filo dei tre milioni: 13 ne chiede il Rubin, 10 ne offre il Napoli (compresi una serie di bonus). E allora puntuale rispunta la prima, vera, passione di Benitez: Alex Song del Barcellona. Song potrebbe diventare una pedina da chiedere nel caso di nascita di una trattativa con il Barcellona per la cessione di Zuniga. Se ne parla. Così come in piedi resta la pista che porta al brasiliano Ralf, 29 anni, del Corinthians.

FONTE Il Mattino

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