dERAlaurentiis…2006/2007 – Il purgatorio dopo l’inferno

Sembrava non finire mai l’inferno della serie C. Dopo due stagioni sfiancanti i tifosi del Napoli e il Napoli ritornarono nella serie cadetta. Ad attenderli però, dopo le decisioni di Calciopoli, un campionato di ferro. Juventus retrocessa in serie B dopo la sentenza della giustizia sportiva. Declassamento dal primo all’ultimo posto della Serie A, retrocessione in serie B con 30 punti di penalizzazione (ridotti poi a 17 ed infine a 9 dall’arbitrato del CONI).

Buffon, Del Piero (poi capocannoniere con 20 reti), Trezeguet, Camoranesi, Zebina, Bojinov, Nedved, Legrottaglie, Chiellini, Marchisio. Una corazzata senza rivali la squadra bianconera allenata da Deschamps, imbottita di neo campioni del mondo (l’Italia aveva appena conquistato il mondiale in Germania) e giocatori di calibro internazionale.

Solo due posti disponibili per la promozione diretta in Serie A e tante squadre a contenderselo (oltre al Napoli e la Juventus, Genoa, Lecce, Bari, Bologna, Brescia, Piacenza, Verona). La terza promozione decisa da eventuali sfide ai play-off.

L’ossatura della squadra vincitrice della Serie C, Calaiò, Maldonado, Montervino, Grava, Savini, Capparella fu migliorata con innesti di sicuro valoreBucchi (arrivato con il blasone di capocannoniere della precedente serie B e 29 gol), De Zerbi (Catania), Cannavaro (svincolato dal Parma), Dalla Bona (Milan), Domizzi (Sampdoria). La conferma di Reja quale perfetto cocchiere di una squadra che gioca a memoria.

Un Napoli che parte alla grande, 4 gol (Dalla Bona, Grava e doppietta di Bucchi) al Treviso alla prima stagionale al San Paolo davanti a 39000 spettatori circa. Il percorso però si dimostra subito complicato ed estenuante. Memorabili le due sfide ai bianconeri (1-1 al San Paolo, sconfitta 2-0 a Torino) come anche la vittoria a Verona ed il pareggio all’ultima giornata a Genova in uno stadio pieno di entusiasmi ed amicizia dettata dallo storico gemellaggio tra le due tifoserie e che sancisce la promozione per entrambe.

Napoli secondo in classifica, con 79 punti frutto di 21 vittorie, 16 pareggi ed appena 5 sconfitte. La difesa meno battuta del campionato (appena 29 gol subiti) ed un cannoniere in grande spolvero come Calaiò (16 reti tra campionato e coppa) contribuirono al miracolo sportivo merito anche della società e dell’abnegazione dell’allenatore.

Si torna in A dopo anni di sofferenze. Si torna nel calcio che conta.

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(Antonio Picarelli)

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