Napoli, la forza dell’attacco in dodici mesi da record

L’anno azzurro 2013, l’anno del gol. Nessuno come il Napoli, tutte dietro in Italia. Tanti gol con Mazzarri, ancora di più con Benitez. Napoli davanti a tutte, 76 reti nell’anno solare: dietro tutte le altre, la Juventus a 71, poi la Fiorentina a 69, più giù Roma a 64 e Inter a 62. L’anno si apre nel segno di Cavani e si chiude in quello di Higuain. Il Matador aprì la goleada contro la Roma (il 4-1 del 6 gennaio), il Pipita ha segnato l’ultima rete dell’anno a Cagliari. L’argentino sempre più bomber, a suon di gol e di assist ha allontanato il ricordo dell’uruguaiano. Il mese magico dicembre, 12 reti degli azzurri: quattro alla Lazio, quattro all’Inter, tre all’Udinese, una al Cagliari.

La squadra di Benitez irresistibile in fase offensiva, questo il bilancio dei primi quattro mesi di lavoro con Rafa. Tanti gol azzurri, in campionato e in Champions League. E tutti quanti a segno, come preannunciato dal tecnico spagnolo in ritiro a Dimaro. Higuain il bomber numero uno, nove reti in campionato e quattro in Champions. Poi Callejon, lo spagnolo, vera sorpresa di questo primo scorcio di stagione: otto reti in serie A, due in Champions League. I due ex attaccanti del Real, i due simboli del gioco di attacco di Benitez: a segno con il nuovo modulo ci sono andati un po’ tutti. Pandev e Hamsik sono in media con le reti realizzate nel campionato scorso, il macedone e lo slovacco hanno dato il loro contributo realizzativo (sei gol a testa in questa stagione) e assicurato anche assist e giocate decisive per i compagni. In campionato l’altro attaccante a segno è stato il belga Mertens, due reti. L’unico ancora all’asciutto Insigne che i due gol li ha segnati entrambi in Champions nelle due sfide con il Borussia Dortmund.

Il Napoli di Rafa segna tanto e contro tutti, o quasi. Tre volte senza gol, le uniche tre volte che sono coincise con le tre sconfitte: fuori casa con Roma e Juventus, al San Paolo contro il Parma. Poi tantissimi gol, buono anche il rendimento a settembre: undici reti, tante considerando anche lo stop del campionato per gli impegni delle nazionali. Il mese nero dell’anno è stato novembre, solo due i gol segnati dal Napoli: quello della sconfitta con la Juve in campionato e con il Borussia Dortmund in Champions. Quello dell’unico ko casalingo, contro il Parma. Due sconfitte su tre partite in Italia, unica vittoria con il Catania. E la vittoria in Champions contro il Marsiglia: il 3-2 al San Paolo che è servita a migliorare la media realizzativa del mese. Napoli spettacolo, Napoli spettacolare, la fase offensiva ha sempre funzionato, salvo qualche eccezione. Tante reti e tante occasioni, il calcio di Rafa funziona soprattutto in attacco. Su questo l’allenatore spagnolo può dormire sonni tranquilli, dovrà migliorare la fase difensiva e intervenire sull’equilibrio della formazione. I gol del Napoli, marchio Rafa, il segno distintivo della squadra azzurra irresistibile quando c’è da far male all’avversario. Napoli che ha proseguito e migliorato la strada già ottimamente avviata in termini di gol e occasioni da rete con Mazzarri in panchina.

L’anno del gol è azzurro, anche la formidabile Juve di Conte nel 2013 ha segnato il passo rispetto al Napoli, cinque reti in meno. Stesso discorso per la Roma, passata in questo campionato alla gestione Garcia, il tecnico francese capace di trasformare la squadra giallorossa in una delle pretendenti allo scudetto. Il Napoli meglio anche della Fiorentina di Montella, altra squadra molto offensiva e che in questo campionato schiera Pepito Rossi, il capocannoniere della serie A. L’anno azzurro si chiude all’insegna del gol, si ricomincerà con la Sampdoria, nel match della Befana al San Paolo alle 12.30. Poi Verona e Bologna in trasferta e Chievo Verona a Fuorigrotta. Gli azzurri proveranno a ripartire con la stessa filosofia e con lo stesso marchio, quello dei gol segnati. Higuain, il più atteso, il nuovo bomber, quello che ha conquistato i tifosi azzurri con le sue reti.

FONTE Il Mattino

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