Gli azzurri aspettano il ritorno di Hamsik e Zuniga a gennaio

Eh sì, andrebbero messi pure loro fra gli acquisti di gennaio. Fra coloro che, tornando arruolabili, finiranno per diventare dei veri e propri rinforzi, probabilmente più di qualche new entry del prossimo mercato. Al momento il “presepe” azzurro offre sempre un bel colpo d’occhio, ma obiettivamente risulta incompleto, senza cioè due figure di spicco. Quelle dello slovacco innamorato di Napoli che ha ereditato nella stagione in corso la fascia di capitano, e dell’eclettico Zuzù, colombiano che ama sfrecciare sulle corsie a prescindere dalla mano. Destra o sinistra, ora per lui pari sono.

ATTESA. Entrambi, tuttavia, non mancano invece sulle bancarelle di San Gregorio Armeno, quelle dei pastori fatti a mano e, sempre più, delle riproduzioni di personaggi famosi. Marek Hamsik e Juan Camilo Zuniga, in effetti regali di Natale da una sessantina di milioni (complessivi), ma da “scartare” solo dopo le feste. Quando sarà possibile, quando lo staff sanitario di concerto con l’allenatore lo riterranno opportuno, senza cioè forzare i tempi. A nulla varrebbe ributtarli in mischia privi delle dovute garanzie, con una premura ingiustificata che potrebbe comportare rischi elevati di ricadute o stati di forma approssimativi.

MAREKIARO. In effetti è a posto, e dopo i recenti e notevoli progressi ha bisogno di rifinire solo qualcosa dal punto di vista della condizione. Marekiaro scalpita e ne ha ben donde, ha fatto tutto il circuito di riprogrammazione dopo lo stop occorsogli, e gli manca davvero un filo per tornare a essere quello di sempre. Ormai il fastidioso infortunio (algodistrofia al secondo metatarso del piede sinistro) è abbondantemente alle spalle e lo slovacco sta seguendo per filo e segno la strada segnata per il completo recupero. Andò tutto storto anche per lui visto che, subentrato a Pandev, fu costretto ad uscire dopo nemmeno dieci minuti, per il riacutizzarsi del fastidio causato da un contrasto di gioco, e che s’era procurato in allenamento. Ne ha già saltate sei (quattro di campionato e due di Champions), cosa a cui non era abituato. Ci sarà per il Napoli-Samp dell’Epifania? Il sì è quasi scontato, tanto più che i prossimi quindici giorni serviranno ad avvicinarlo alla versione migliore.

ZUZU’. Lui ne ha dovute saltare ben sedici. A partire dalla quinta di campionato, da Napoli-Sassuolo (del lontano 25 settembre), passando pure per quattro match di Champions. Ne ha così potuti giocare (interamente) solo quattro in campionato e due in Europa. Galeotto fu quel ginocchio destro già operato e poi (ri)operato il 21 ottobre dal professor Mariani, per i postumi di una meniscectomia esterna subita sette, otto anni fa e che aveva originato fenomeni degenerativi. Tutto fortunatamente è andato per il verso giusto, Zuzù continua il percorso riabilitativo con estrema applicazione e risultati confortanti. Il traguardo è ben visibile: se non sarà per il sei gennaio, potrebbe essere per Napoli-Atalanta di Coppa Italia di tre giorni dopo.

FONTE Corriere dello Sport

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