Arrivederci al 2014 Marek Hamsik! Benitez e Higuain hanno un regalo per te

L’importanza di chiamarsi Hamsik, l’importanza di essere leader nei momenti sia gloriosi che bui, sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Il talento dello slovacco è mancato sia sotto il piano caratteriale ma anche in termini di gol in gare in cui (quella di Cagliari è solo l’ultimo esempio di una lunga lista di match buttati via) l’astinenza della trequarti ha vietato di raggiungere vittorie importanti ai fini della classifica. Cuore della squadra, il giocatore che ha riportato in auge gli azzurri dovrà rispondere presente all’appello del prossimo 6 gennaio, in casa con la Samp, per dimostrare con forza e cattiveria di essere imprescindibile per qualità e quantità.

BRAVO GORAN – Non era facile rimpiazzare chi, nel Napoli targato Mazzarri, era l’elemento chiave e insostituibile. La partenza da urlo e i gol realizzati dallo slovacco in campionato, sembravano aver aperto la strada alla definitiva consacrazione. Poi il duro pestone in Nazionale, i problemi accusati con la Juve e il seguente colpo subito con il Parma hanno fatto sì che il 2013 dello slovacco si chiudesse anzi tempo e in un momento topico della stagione. A fare le veci di Hamsik ci ha pensato Goran Pandev che ha superato con ottimi voti l’esame nel ruolo di seconda punta mascherata. Gol e assist di qualità, Pandev è ritornato ad essere decisivo e devastante come ai tempi di Roma con la Lazio, forgiando le sue caratteristiche di bomber ma allo stesso tempo di rifinitore in una squadra cinica e a tratti incontenibile.

ANNO NUOVO, VITA NUOVA – Gennaio sarà il mese verità sia per Hamsik che per il Napoli. Con il richiamo dell’Europa League ancora lontano e presente solo a febbraio, bisognerà mettere quanto più fieno in cascina per continuare la rincorsa alla vetta e soprattutto alla Champions. La Coppa Italia resta l’unica “distrazione” che potrà dare ulteriori considerazioni per il mercato di riparazione, ma sarà fondamentale avere tra le mani un Hamsik voglioso di dimostrare il suo vero talento. Un aiuto per lo slovacco potrebbe arrivare da due perni del team partenopeo: Rafa Benitez e Gonzalo Higuain. Don Rafè ha ridisegnato il Napoli nel modo di giocare, molto più attento in fase di copertura per evitare di subire gol e, con l’aiuto del Pipita, ha modificato anche i movimenti della punta centrale. Non è un caso che, con un Higuain accettabile fisicamente, Marek sia riuscito a siglare 5 dei suoi 6 gol stagionali. Con i primi problemi del Pipita è iniziata contemporaneamente la fase calante dell’asso slovacco. L’ex Real è un giocatore fondamentale, intelligente tatticamente e con grande disposizione al sacrificio. La sua capacità di svariare sul tutto il fronte d’attacco porta gli avversari a lasciarsi alle spalle importanti fette di campo azzannate dai trequartisti azzurri (basti pensare ai due gol realizzati da Mertens e Dzemaili contro l’Inter). Uno schema che sembra dunque calzare a pennello per il miglior Marek Hamsik, uomo dal gol facile e voglioso di colorare la sua cresta d’oro, splendente come il suo talento.

Sabato Romeo

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