Ulivieri: “Benitez interprete del calcio moderno, gli azzurri andranno lontano anche in Europa”

Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori, è stato nei giorni scorsi a Castel Volturno per accompagnare un gruppo di tecnici corsisti a lezione da Benitez. «Una bella e utile esperienza. Lo spagnolo è un grande allenatore e una persona amabile, i nostri aspiranti tecnici hanno tanto da imparare da uno come lui», dice il tecnico, sulla panchina azzurra nella stagione ’98-’99.

Domani a Cagliari l’ultima partita dell’anno, in trasferta il Napoli non conosce mezze misure, cinque vittorie, due sconfitte, nessun pareggio: come si spiega?
«È una conseguenza quasi logica del tipo di gioco che fa adottare Benitez. La sua idea tattica è abbastanza offensiva. Il Napoli scende in campo sempre per vincere, attacca di continuo e prova ad imporre ovunque il proprio ritmo. Così, può capitare di “scoprirsi” e di subire qualche rete di troppo. Per giunta quella azzurra è una formazione che non si accontenta mai, cerca continuamente il gol anche se è in vantaggio. È una tendenza naturale del suo gioco».

Il credo di Benitez non è eccessivamente integralista? La fase difensiva spesso ne risente, come testimoniano i 19 gol incassati.
«Ho detto agli allievi che hanno seguito la lezione di Rafa a Castelvolturno: ragazzi, qui parliamo di un calcio ad alto livello, non tutti potranno seguire questa filosofia perché molti di voi si troveranno a lavorare con calciatori ai quali bisognerà insegnare altre cose. Certe convinzioni tattiche sono ancora un po’ lontane dalla nostra mentalità, in certi sensi Benitez è un innovatore. Con lui, tutti insieme abbiamo rivisto Napoli-Inter: in quella partita ci sono stati molti errori difensivi, da una parte e dall’altra. Benitez lo sa bene e sta cercando di apportare i giusti correttivi senza però tradire il modulo».

Anche l’abolizione del ritiro pre partita è da considerarsi un’innovazione?
«È una cosa nuova per il nostro calcio ma io sono contrario, appartengo alla vecchia scuola».

L’uscita dalla Champions avvantaggerà più il Napoli o la Juventus?
«Sono tutte e due nella stessa situazione, visto che devono affrontare gli impegni di Europa League. Se i bianconeri si fossero qualificati, le inseguitrici avrebbero avuto maggiori chance».

Per lo scudetto, allora, Conte è ancora favorito?
«Penso di sì, il Napoli viene subito dopo ma può andare lontano in Europa».

FONTE Il Mattino

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