Stadio ‘San Paolo’, il Comune ed il Napoli trovano l’accordo per la transazione

Una maratona cominciata alle 13 e protrattasi fino a tardissima sera, alle 21. Al centro della discussione nell’aula di via Verdi, l’assestamento di bilancio presentato dall’assessore competente Salvatore Palma. Che passa con 25 sì, 7 astenuti e 7 no. Nella delibera è stato ratificato anche l’accordo fra Comune e Calcio Napoli sulla transazione che vede duellare le parti da anni. La cifra complessiva è di 4 milioni fra il dare e avere da ambo le parti. Un colpo a sorpresa e inatteso, visto che specialmente negli ultimi tempi la tensione era altissima e il clima tra Comune e Società era piuttosto avvelenato. Un accordo che arriva pochi giorni dopo che nella legge di Stabilità già passata in Senato è stato inserito l’emendamento che riguarda gli impianti sportivi.

Nella sostanza la legge così come è adesso a un passo dall’approvazione finale privilegia il riammodernamento degli impianti storici – proprio come il San Paolo – non contempla l’aumento di volumi di nessuna natura e prevede l’accesso al credito sportivo a condizioni molto soft oltre che lo snellimento delle procedure amministrative. Sembra tagliata su misura per il Calcio Napoli e lo stesso Palazzo San Giacomo. Torniamo al dato politico. La maggioranza tiene, serviva quella semplice, ovvero la metà dei presenti più uno, ed è andata di lusso al sindaco Luigi de Magistris. Il primo cittadino deve però registrare una spaccatura dentro Idv con due consiglieri, Luigi Esposito e Carmine Schiano che hanno votato no, in segno di protesta contro l’assessore al Personale, anche questo in quota Idv, Francesco Moxedano. Secondo i due consiglieri Moxedano ha dato via libera a una delibera che ha aumentato il salario accessorio degli avvocati del Comune. Una protesta che non si è limitata al voto contrario sull’assestamento di bilancio, ma che ha un suo perché cromatico e che ha a che fare con la moda. I due – infatti – hanno deciso di vestirsi allo stesso modo e con nuance che andranno sempre di più verso il nero fino a quando non verrà ritirata la delibera. Tinte che riguarderanno soprattutto le cravatte. Ieri i due hanno scelti i papillon di colore rosso scuro. Al di là di questa singolare protesta, il sindaco incassa l’astensione del Pd, questa volta concordata con il segretario Venanzio Carpentieri e non c’è nessuna rottura nei democrat che, anzi, hanno votato sì a molte delibere collegate a quella principale. E porta a casa una delibera fondamentale per il giusto funzionamento dell’amministrazione.

Soddisfatto Palma: «Un assestamento tecnico che ha un’incidenza molto ridotta» spiega. Una manovra che fa i conti con il mancato gettito Imu derivante dall’abolizione della tassa sulla prima casa decisa dal Governo e con la riduzione dei trasferimenti erariali. «Nelle casse del Comune mancano 70 milioni di cui 38 del mancato gettito Imu. Ma abbiamo confermato la manovra sulla seconda casa con gli sconti alle giovani coppie e a chi fa il canone concordato. per queste due categoria l’aliquota scende dal 10,6 per mille al 6,6. E per chi dà la seconda casa in comodato d’uso gratuito a un figlio non paga proprio. Mancano all’appello anche 32 milioni di trasferimenti dallo Stato. Riducendoli all’osso si danneggiano i servizi minimi ai cittadini che lo Stato ha il dovere di garantire». Per quanto riguarda i contenuti della manovra, tra i principali elementi c’è da registrare il recepimento nel regolamento Tares degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali. In questa direzione sono andate risorse per un milione, appostate per mitigare l’impatto della tassa imposta dal Governo. «C’è la possibilità – conclude Palma – di una riapertura dei termini del decreto 35, in questo caso potremmo risolvere anche la questione dei debiti fuori bilancio che ammontano a decine di milioni».

FONTE Il Mattino

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