Mazzarri in conferenza stampa: “A Napoli quattro anni bellissimi, ma ora penso solo all’Inter. Fischi o applausi? Ecco cosa penso…”

Domani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà il Napoli allo stadio “San Paolo” nella gara valida per la 16^giornata della Serie A TIM 2013-14. In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Walter Mazzarri nella consueta conferenza della vigilia.

E’ una vigilia particolare per lei?

Sarà particolare quando sarò lì. E’ inevitabile che tornino alla mente certe sensazioni, perchè sono stati quattro anni belli. Adesso però sono concentrato sul preparare la gara con i miei ragazzi. Dobbiamo fare bene l’ultimo allenamento e devo cercare di dare il maggior numero possibile di input ai miei ragazzi.

Come arriva l’Inter a questo sfida?

Abbiamo fatto degli errori nelle ultime sfide, soprattutto contro il Parma. In settimana abbiamo lavorato molto per cercare di correggere le cose che avevamo sbagliato. Mi aspetto di vedere una squadra migliore domani.

Pensi che la tua accoglienza possa essere condizionata dall’atteggiamento tenuto da De Laurentiis dopo il tuo addio?

Credo che le persone intelligenti ed equilibrate sappiano riconoscere meriti e demeriti

Il distacco tra Inter e Napoli rispecchia i valori tecnici delle due squadre?

E’ una domanda che non dovete fare a me. Sapete come abbiamo iniziato e, pur essendoci mancati dei punti, rimango coerente con quello che ho detto in estate. E sono convinto che finora si sia fatto un percorso importante.

Dopo le voci di questi giorni, si sta alzando la pressione sull’Inter?

E’ 13 anni che faccio l’allenatore e sono nel calcio da 34 anni. So cosa può succedere prima di partite importanti, soprattutto se si arriva da tre pareggi. Ma sono tutti discorsi improbabili, illazioni atte a cercare di creare problemi all’interno del nostro ambiente. Ho detto ai ragazzi di non ascoltare niente e nessuno perchè vogliamo fare bene sul campo. Per quello che ho percepito io, c’è grande sintonia.

Si è più sentito con De Laurentiis? C’è voglia di rivalsa?

Io sono un uomo di poche parole. Non mi piace parlare tanto. Anche voi dovete giudicare un allenatore per quello che fa sul campo, considerando anche il valore della squadra. Tutto il resto non mi interessa.

Torna a Napoli, dove ha costruito qualcosa di importante. Cosa le sembrerebbe giusto ricevere?

Per ora, fortunatamente, ho sempre avuto un buon rapporto con le tifoserie. Questo vuol dire che i tifosi capiscono il mio impegno. Non faccio previsioni e non mi pongo il problema, anche perchè sono una persona leale e professionale.

Si aspetta una grande prestazione in un momento così delicato?

Non è un momento delicato perchè siamo stati noi ad alzare l’asticella. Ad agosto incontravo la gente nei bar che mi chiedeva di riportare l’Inter in Europa. In questo momento noi saremmo in Europa e finora abbiamo fatto più di quello che ci si aspettava. Adesso che abbiamo perso qualche punto per strada, è cambiato il discorso. Io voglio solo che i miei ragazzi cerchino sempre il massimo. Poi le valutazioni vanno fatte in base a tanti aspetti. Domani voglio vedere un’Inter che ritorni a giocare come faceva all’inizio, facendo un calcio equilibrato e intelligente contro una delle migliori squadre del campionato.

Potrebbe esserci un cambio di modulo domani?

Abbiamo provato cose diverse, ma i ragazzi devono ancora assimilare il modulo che stiamo facendo. Ho dato già ai ragazzi le conoscenze base per giocare con un altro sistema di gioco, solo che voi non l’avete ancora visto. Vedremo quando proporlo…

Come stanno Icardi e Milito?

Icardi farà un test oggi e se dimostrerà di stare bene sarà convocato, anche perchè ci manca qualcosa a livello offensivo. Milito sta bene, ma per sicurezza credo che sarà convocato solo a gennaio.

De Laurentiis continua a lanciare frecciate nei suoi confronti…

Io sono un uomo di fatti e mi affido alle persone intelligenti per valutare il mio operato.

Quanti minuti può avere nelle gambe Icardi?

E’ una bella domanda, ma penso non molti minuti perchè è solo da due giorni che si allena con la squadra. Vedrò in base a quello che succederà in campo.

Può essere un vantaggio il fatto che lei conosca diversi giocatori del Napoli?

In questo calcio si conoscono tutti dopo poche partite, al di là di aver allenato una squadra o no. Volendo, anche i ragazzi che sono al Napoli sanno come lavoro io. Quindi la cosa è reciproca e forse è più uno svantaggio che un vantaggio.

A che punto è il recupero di Samuel?

Si sta allenando con il gruppo da tre giorni. In questo momento stanno tutti bene in difesa, quindi deve trovare i giusti ritmi perchè gli altri sono più in forma di lui.

Potrebbe restare fuori Cambiasso?

Secondo me è uno di quelli che ha fatto meno peggio. Ha grande esperienza e in questo momento non penso di sostituirlo. In futuro vedremo, perchè io tratto tutti i giocatori allo stesso modo.

E’ meglio il Napoli dell’anno scorso o l’Inter di quest’anno?

L’anno scorso siamo arrivati secondi, con un vantaggio di 7 punti sul Milan. L’Inter adesso sta ripartendo ed è una situazione totalmente diversa. Al massimo questa situazione si può paragonare al mio primo anno di Napoli.

Dal punto di vista psicologico, affrontare il Napoli partendo da -4 crea più rischi in caso di sconfitta?

Giochiamo contro una squadra forte, in uno stadio che fa la differenza. Io preparo sempre la partita anche a livello psicologico e so che dobbiamo crescere molto a livello di personalità. Cercheremo di fare una grande partita e, in base alla prestazione e al risultato, faremo altre considerazioni.

Non le danno fastidio le voci su possibili cambi in panchina?

Io sono serenissimo anche perchè queste cose le leggo solo sui giornali. Per valutare il mio operato guardate i numeri, in base a quello che è stato fatto nel girone di ritorno dell’anno scorso. Nel mondo del calcio, poi, ognuno può dire la sua.

Secondo lei, l’ambiente Inter è pronto a recepire il suo messaggio sulla necessità di alzare l’asticella progressivamente?

E’ un anno zero, anche dal punto di vista societario. La gente, quindi, al di là della storia, sa che il club sta vivendo un momento diverso. Anche al Milan sanno facendo una politica completamente diversa. Chi ha la mente libera e ragiona serenamente, percepisce queste cose.

Rolando fa meglio da centrale o da difensore di destra?

Lui è l’unico che può fare bene tutti e tre i ruoli. Quest’anno gli ho dato molta più fiducia rispetto all’anno scorso. Dipende anche dagli avversari che saranno contrapposti.

Qual è la prima persona che saluterà a Napoli?

Ho avuto un grande rapporto con tutti, anche con i magazzinieri.

Con il recupero di Icardi e Milito vedremo costantemente un’Inter a due punte?

Se la squadra dimostrerà di reggerle, ne potremo inserire anche tre.

Fonte: SpazioInter

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