Il calcio (in una stanza) contro i tumori

Qualche tempo fa, si è tenuta, presso l’istituto per gli studi filosofici di Napoli,  la presentazione de “Il calcio in una stanza”, di Gino Svanera. Nei giorni scorsi, il dottore napoletano, con velleità da scrittore, ha replicato in una location mozzafiato, la casina vanvitelliana di Bacoli, attorniato da ex calciatori, giornalisti, appassionati e dal comico di turno. Un terzo tempo lo ho chiamato…

Il volume porta in rassegna i giochi (da tavolo e non) ad ispirazione calcistica, con tenore enciclopedico, ma enfatizzando il fattore emozionale e l’aggregazione e la buona competizione e la fantasia sfrenata che li caratterizzano. Sfogliando le pagine, si susseguono il calciotappo, il subbuteo, i calcetti a molla, oltre il sempre verde calciobalilla. L’autore passa dalla tradizione dei giochi da tavolo all’evoluzione rappresentata dai videogiochi calcistici, inoltre, non manca di trattare i giochi a scommessa, che impazzano e coinvolgono. Questo libro è un percorso piacevole di parole e immagini per gli appassionati del pallone e di tutti i suoi derivati.

E’ appena  il caso di aggiungere che il lavoro è patrocinato dalla Fondazione Melanoma Onlus, alla quale sarà devoluta parte del ricavato. Di concerto, medici, giornalisti, sportivi e cittadini conducono una strenua lotta contro i tumori, in una terra martoriata da disastri ambientali. Gli autogol istituzionali e  l’indifferenza che segna ripetutamente a porta vuota si dissolveranno con una difesa ben schierata. Una difesa a undici da neo promossa che però ci crede.

 

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