Un grande Napoli assapora la beffa più amara

Higuain fa esplodere il San Paolo. Callejon in pieno recupero rende la beffa più grande. Il Borussia infatti a tre minuti dalla fine segna il 2-1 a Marsiglia e passa ai quarti. Gli azzurri avrebbero dovuto segnare un terzo gol.
Non è andata così, anche se per un quarto d’ora, con l’1-1 temporaneo di Marsiglia, il Napoli era agli ottavi. Era stato il Pipita con una girata perfetta di sinistro a un quarto d’ora dal termine a lanciare il Napoli. L’Arsenal sotto di un gol, mentre il Borussia Dortmund pareggia a Marsiglia. Due minuti dopo viene espulso Arteta per doppo giallo, conseguenza di un’entrata killer su Callejon. Il Napoli gioca il finale con l’uomo in più e spinge sulle ali dell’entusiasmo, assaporando sempre più il sapore dell’impresa. Che purtroppo non arriva. 
Un grande Napoli dall’inizio alla fine. Un Napoli compatto tra le linee, corto tra i reparti: funziona stavolta la fase difensiva di squadra. Gli attaccanti Higuain e Pandev sono i primi a difendere sui portatori di palla avversari dell’Arsenal. Soprattutto gli esterni di attacco, Mertens e Callejon, fanno un gran lavoro in fase di non possesso convergendo verso il centro e così Behrami e Dzemaili non restano in inferiorità numerica a centrocampo e quando possono tutti e due oltre a frenare la potenzialità di Ozil vanno a pressare finanche il portiere Szczesny al momento dei rinvii. Albiol con il lavoro sporco di tutti i compagni giganteggia davanti all’area di rigore, le prende tutte, non fa passare uno spiffero d’aria e sorregge l’argentino Fernandez, di nuovo preferito a Britos.
Rafa disegna un Napoli equilibrato contro uno squadrone come l’Arsenal, capolista in Premier. Gli azzurri quando possono vanno anche a pressare alto alla ricerca del pallone e sono svelti nel liberarsi a un solo tocco del pallone. Un primo tempo di livello e di grande intensità degli azzurri, giocato anche su ritmi alti. A fare la differenza in attacco è soprattutto Mertens, il belga che sprinta e si veste anche da assistman: il suo grande cambio gioco (8’pt) non viene sfruttato nel migliore dei modi da Pandev che strozza il sinistro. E anche Maggio, comunque molto più tonico rispetto al passato e capace di aggredire Cazorla più che subirlo, dosa male il pallonetto su un’altra grande giocata di Mertens.
Il Napoli c’è anche dall’altro lato, a sinistra, dove Armero è più sicuro e spinge: sicuramente giova lo spostamento di Callejon sulla sinistra, lo spagnolo è generosissimo nel recupero dei palloni. L’Arsenal devastante nella partita di andata all’Emirates Stadium è così limitato e solo una volta in tutta la prima frazione riesce ad azionare il suo pericolosissimo gioco con la palla a terra: il sinistro di Giroud (22′) è respinto con una grande parata da Rafael, il brasiliano confermato in porta al posto dell’infortunato Reina. L’ultimo brivido del primo tempo lo fa correre il portiere dei Gunners: Higuain intercetta il suo rinvio di testa e la palla finisce di un soffio fuori.
Nella ripresa l’Arsenal riparte facendo più gioco, il Napoli probabilmente deve anche rifiatare un attimo. Gli azzurri si abbassano di qualche metro ma appena recuperano palla ripartono a mille all’ora, spinti in avanti soprattutto dalle corse palla al piede di Maggio e Dzemaili. Entra Insigne al posto di Pandev, Callejon si sposta centralmente dietro Higuain. La grandissima occasione al 12′ capita ad Armero, forse indeciso tra passaggio e tiro,tutto solo davanti a Szcezesny calcia troppo centralmente. Un altro grande spunto è di Callejon, il suo diagonale di destro si perde fuori non di molto. Un’altra palla buona capita a Higuain, liberato da Callejon. Poi il Pipita sblocca il risultato al 28′ con una grande girata si sinistro su tocco di Callejon. E nel recupero, proprio all’ultimo secondo, raddoppia lo spagnolo.

Fonte: Il Mattino

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