La grinta e la classe di Dries Mertens, simbolo di un Napoli che vuole arrivare lontano

Nella notte del ‘San Paolo’ il Napoli ha brillato, inorgogliendo i suoi tifosi nonostante la bella vittoria non sia bastata per superare il girone ed approdare agli ottavi di finale di Champions League. Ieri sera infatti, il fato ironicamente ha beffato Behrami e compagni solo all’88’, distruggendo il sogno non solo di una squadra ma anche di un’intera città, che con l’Europa gode da sempre di una carica particolare. E’ il bello ed il brutto del calcio, dove anche i numeri e le statistiche non possono fare nulla: il club di De Laurentiis è il primo nella storia dell’intera competizione ad essere eliminato con ben 12 punti, confermandosi inoltre al contempo tra i team che hanno meglio figurato in questa sessione di gare. Scherzi del destino insomma, ma dai 93 minuti di ieri sera sono arrivati fantastici segnali per il futuro, che si conferma essere non solo in crescita ma anche e soprattutto sicuro raggiungimento di ambiziosi traguardi.

La squadra ha dimostrato immensa qualità, classe, grinta e carattere in tutti i reparti, palesando motivazioni ed una compattezza più unica che rara. Non solo un gioco corale che ha quasi completamente annullato il valore di un top club come l‘Arsenal ma anche gli spunti dei singoli, che hanno inciso come sanno, sacrificandosi nell’aiutare anche gli altri reparti. Tra i migliori in campo, il fuoriclasse che non ti aspetti, onnipresente in ogni porzione del rettangolo verde di gioco. E’ Dries Mertens, che ha ritrovato il posto da titolare in Champions dopo il consueto turn over in campionato con Lorenzo Insigne. Il belga, sin dalle prime battute, era particolarmente motivato, rispondendo al meglio alle richieste di Benitez: gioco in velocità, gran movimento non solo sulla fascia ma anche senza palla, supporto alla difesa e raddoppio a centrocampo. E’ proprio sulla mediana che ha fatto la differenza in particolar modo alla mezz’ora quando, insieme a Behrami, ha letteralmente aggredito gli inglesi con un pressing asfissiante sui  portatori di palla. Il fulcro del gioco dei Gunners è così venuto spesso meno, non avendo paura di rischiare il fallo o l’anticipo duro.

Sembrava un veterano, non solo della maglia azzurra ma anche dei big match, riconquistando a pieno titolo una casacca che potrebbe ridiventare presto sua anche in campionato. L’ala partenopea non ha fatto mancare poi la sua predisposizione alle giocate di classe con punizioni dal limite, assist e cross per i compagni, recuperi di palla stratosferici con tagli no look per i terzini e le punte, tiri da fermo e difesa da urlo. Una gara perfetta insomma, così come il bilancio di questa prima parte di stagione sotto l’ombra del Vesuvio. Mertens si conferma un vero e proprio jolly per questa squadra, un elemento che con qualità, carattere ed umiltà può trascinare il Napoli verso importantissimi traguardi sia in campionato che in Europa.

Alessia Bartiromo
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