Benitez e Guidolin, due modi di intendere il calcio agli antipodi

Pensare a se stessi, esprimere il proprio calcio indipendentemente dalle caratteristiche dell’avversario. La filosofia di Benitez. Modellare la propria squadra di volta in volta in base alle qualità degli avversari, esprimere il proprio calcio sfuttando al massimo i punti deboli della squadra che trova di fronte. La filosofia di Guidolin. Due filosofie opposte, due strade diverse per raggiungere l’obiettivo. Benitez e Guidolin, la sfida nella sfida al San Paolo tra due allenatori tra i più esperti di tutta la serie A. Due lunghe carriere, due cammini professionali completamente diversi. Piazze europee di primissima fascia e grandi capitali da Madrid a Londra, questa la storia di Rafa Benitez. Squadre e città di provincia, il meglio dì sè a Vicenza, Parma e Udine, questa la storia di Guidolin. Niente stress la filosofia di Rafa, sorriso sulle labbra, abolito il ritiro prepartita, sarà così anche stavolta prima di Napoli-Udinese.

Il calcio e le partite vissute con grandissimo stress e massima intensità per poter tirare fuori il massimo da se stesso e dai giocatori, il credo di Guidolin. L’allenatore spagnolo ha vissuto con serenità tutti i grandi appuntamenti della sua carriera e non è cambiato neanche per le finale di Champions League. Il tecnico veneto aveva addirittura annunciato di voler fermarsi per lo stress da panchina nel maggio 2012 dopo aver conquistato i preliminari di Champions League. Il desiderio di prendersi un anno sabbatico come Guardiola, poi Guidolin superò il momento di stanchezza e andò avanti sulla panchina dell’Udinese chiudendo la stagione con la qualificazione in Europa League grazie alla vittoria schiacciante al Meazza sull’Inter. Due allenatori che fanno la differenza, due tecnici vincenti. Una bacheca ricca di successi quella di Rafa, dieci titoli internazionali, squadre titolate e dalla mentalità vincente: Valencia, Liverpool, Chelsea, ora il Napoli. La capacità di andare sempre oltre i propri limiti e di portare le proprie squadre a traguardi neanche prefissati: massima espressione di questo concetto raggiunto proprio negli anni dell’Udinese, società dal budget nettamente inferiore rispetto a quella dei grandi club. Due strade diverse per arrivare all’obiettivo, due allenatori della metodologie opposte. Rafa è arrivato a Napoli in estate per il dopo Mazzarri, Guidolin è stato in passato nel mirino del club azzurro come pure di altri grandi club.

Domani sera l’interessante faccia a faccia: Rafa metterà in campo il Napoli secondo la sua solita filosofia, una squadra che gioca all’attacco pensando alla propria idea di gioco. Guidolin metterà in campo la sua Udinese cercando di annullare le fonti di gioco azzurre e di ripartire con pericolosità, armi con le quali ha messo in difficoltà anche la Juventus di Conte. La sfida, il faccia a faccia. Benitez gioca con il 4-2-3-1, il modulo lo svela ma nasconde gli interpreti il tecnico azzurro. Nasconde modulo e uomini il tecnico bianconero, le scelte le farà in base al Napoli che metterà in campo Rafa. Una partita a scacchi, la sfida è già cominciata.

FONTE Il Mattino

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