Tifosi laziali in Polonia: il caso all’Unione europea

Fare piena luce su vicenda dei cittadini italiani fermati a Varsavia: è  quanto chiede il vicepresidente del Parlamento Ue Roberta Angelilli in una interrogazione presentata alla Commissione e al Consiglio Ue in merito alla vicenda degli oltre cento tifosi laziali fermati dalla polizia polacca prima della partita svoltasi a Varsavia.
“Questa vicenda, a distanza di giorni – osserva Angelilli in una nota – presenta ancora diverse zone d’ombra, su cui è doveroso fare piena luce al fine di accertare che non siano stati lesi i diritti fondamentali dei nostri connazionali all’estero. Molti episodi legati al fermo e al rinvio a giudizio dei cittadini italiani risultano poco chiari e connotati da evidenti abusi e atteggiamenti sproporzionati da parte delle autorità della Polonia”.
“Vi sono aspetti da chiarire – continua la vicepresidente del Pe – sia sul fronte delle modalità che delle motivazioni di questa azione preventiva da parte delle Autorità polacche. In queste ore, infatti, sto continuando a ricevere segnalazioni di diversi casi di cittadini italiani che sarebbero stati coinvolti in gravi episodi, subendo maltrattamenti, rispetto ai quali si devono delle spiegazioni all’Italia e all’Europa”.
“Ho chiesto pertanto alla Commissione e al Consiglio – conclude Angelilli – di fare piena luce sul comportamento delle autorità di polizia e giudiziarie della Polonia e accertare se siano stati rispettati, per i nostri connazionali, tutti i diritti alla difesa e a un processo equo come sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.

Fonte: SportMediaset

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