“Se espelli il calciatore ti ammazzo”. L’arbitro scappa negli spogliatoi!

Ancora violenza sui campi di calcio. Assurda. Anche tra i dilettanti, in Prima Categoria, dove un arbitro viene messo in fuga dopo aver tentato di espellere un calciatore. È accaduto domenica a Bosconero, durante il derby con il Colleretto. Insulti dalle tribune, clima teso e proteste in campo. Alla fine la giacchetta nera non ha resistito. «Sentendosi minacciato» dai padroni di casa, è scappato negli spogliatoi e ha sospeso la partita. Il giudice sportivo ha stangato la Bosconerese, la squadra di casa. 500 euro di multa, partita persa a tavolino, un dirigente della Bosconerese fermato fino alla fine dell’anno e 26 giornate di squalifica ai calciatori.

Circondato  

L’arbitro è Marco Contini della sezione arbitri di Torino. Ha appena 23 anni ed è prossimo a una promozione. Perché è un elemento sul quale l’Aia, l’associazione degli arbitri, è pronta a scommettere. Per questo è stato designato per il derby Bosconerese-Colleretto. Un derby d’alta classifica. Le contestazioni non mancano nel corso della gara. Ma la situazione precipita nella ripresa. L’arbitro va per estrarre il secondo rosso ai danni dei padroni di casa. Viene bloccato, secondo il referto, dal destinatario del cartellino, Luca Chiaroni (squalificato per nove gare), che «afferra la mano dell’arbitro procurandogli graffi ed escoriazioni alla base del polso». A quel punto, la giacchetta nera rimette il rosso nel taschino e scappa verso gli spogliatoi. «L’arbitro viene circondato da sei o sette calciatori della società ospitante – scrive il giudice sportivo Fausto Magliona – tra questi Fabrizio Ferrero ed Emanuele Lombardo, che ripetutamente lo minacciano in modo grave. Il primo: “Se lo espelli ti prendo a schiaffi”. Il secondo: “Ora ti ammazzo”». Pesanti intimidazioni che convincono Contini a rifugiarsi negli spogliatoi.

 

Triplice fischio  

Il direttore di gara tenta anche una mediazione per tornare in campo (anche se di questo, nel referto, non se ne trova menzione). Ferrero, Lombardo e Chiaroni, intanto, sono stati tutti espulsi, benché l’arbitro non abbia estratto il cartellino rosso. «Perché il direttore di gara – precisa il giudice sportivo – lo ha ritenuto giustamente pregiudizievole per la sua sicurezza». Contini, fallita la mediazione, affermerà di aver espulso (sempre senza estrarre il cartellino rosso) anche il capitano della squadra, Emanuele Chiodo, per «comportamento offensivo e rissoso». A quel punto, con la Bosconerese in sei, mancando il numero minino di giocatori, sospende in via definitiva la partita.

 

Recriminazioni post gara  

«È stato un derby acceso ma non cattivo – dice il presidente della Bosconerese, Francesco Tassone – nel referto, il direttore di gara ha descritto situazioni che non si sono mai verificate. Sono 32 anni che giochiamo sui campi di tutta la regione. Quel referto ci diffama». La società presenterà ricorso. Ci sono video e testimonianze dei presenti che la società chiederà di sottoporre al giudice sportivo. «Le espulsioni ci potevano stare – dice Roberto Strippoli, il dirigente squalificato – ma ciò che è stato scritto sul referto è pura invenzione. Eravamo pronti a giocare in sette pur di terminare la partita ed evitare questo scempio».

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