Cabrini: “Con un altro innesto il Napoli può puntare alla vetta”

Oggi il bell’Antonio allena la Nazionale italiana femminile di calcio. Ieri Cabrini è stato uno dei pilastri della Juventus pigliatutto di Trapattoni e campione del mondo nell’Italia targata Bearzot. Il campionato lo entusiasma più di ogni altra competizione.

«Quest’anno – riflette Cabrini – ci stiamo divertendo, tre formazioni alla pari che si contendono lo scudetto è uno spettacolo che non vedevamo da un bel po’».  È partita fortissimo la Roma, la Juve e il Napoli sembravano sonnecchiare, invece nello scontro diretto a Torino. «Alt, bisogna essere chiari. Juve e Napoli non sonnecchiavano affatto, andavano bene, è la Roma che viaggiava a mille. Chiaramente non poteva reggere quei ritmi all’infinito e infatti nelle ultime due settimane ha rallentato». Le tre big ai raggi, iniziamo dalla capolista. «La società giallorossa ha fatto acquisti mirati, pochi ma buoni. Ha ritrovato quel grande campione che è De Rossi e si affida a Totti che possiede l’entusiasmo di un ragazzino».

La Juventus ha cambiato poco, tranne l’attacco. «E questa è stata la sua fortuna. L’impianto è collaudato, l’esperienza non manca, l’allenatore trasmette sempre la medesima forza e ripropone un modulo di gioco molto affidabile». Poi c’è il Napoli, che soffre gli scontri diretti. «Non capisco perché, eppure in formazione non manca gente con grande esperienza internazionale, vedi Hamsik, Reina, i tre del Real Madrid. Probabilmente il calendario è stato penalizzante per gli azzurri, hanno affrontato in trasferta le sfide più importanti. Delle tre squadre di vertice, il Napoli è quello che s’è rinnovato maggiormente sul mercato, compreso l’allenatore. Quindi ha tutti gli alibi di questo mondo dopo due mesi di campionato. E soprattutto può soltanto migliorare, in vista del girone di ritorno».

Difesa da rivedere? «Da registrare più che da rivedere. Intendiamoci: la forza del Napoli è in attacco, non in difesa. A gennaio un nuovo innesto farebbe comodo, ammesso che si tratti di un elemento di spessore». La partenza di Cavani è stata troppo penalizzante? «Uno come Higuain non si discute, io non sono d’accordo sul fatto che la partenza del Matador abbia indebolito gli azzurri. Dov’era il Napoli di questi tempi un anno fa? E la Roma? Adesso stanno facendo meglio, viaggiano tutti a una media-punti da scudetto: c’è maggiore equilibrio ma ciò non significa che qualcuno stia deludendo. Sono altre le squadre che sono venute meno». Lotta a tre per il tricolore con la Juventus favorita? «Penso di sì, a meno di clamorosi ritorni di Fiorentina o Inter. La Juve per me resta la più solida ma Napoli e Roma non molleranno fino alla fine». E il discorso Champions come andrà a finire? «Passeranno sia Juve che Napoli. Quello degli azzurri è un girone tremendo, nove punti conquistati però sono già un bel bottino. In casa del Borussia sarà tostissima ma ho fiducia in Benitez: la sua enorme esperienza internazionale potrà fare la differenza adesso che arrivano le due sfide decisive».

FONTE Il Mattino

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