Sosta, qualche numero dalla classifica

16_9_page-203In attesa dell’anticipo contro il Parma al San Paolo, la compagine azzurra ha salutato i convocati con le rispettive nazionali. Sono ben dodici i calciatori del Napoli impegnati nelle sfide che fermeranno i campionati per una settimana.

Classifica alla mano, proviamo a darne una lettura critica. Proviamo a capire dopo 12 giornate cosa si è fatto e cosa si poteva fare di meglio.

Roma prima, trentadue punti collezionati, segnando ventisei goal e subendone solo tre. E’ proprio il reparto difensivo il fiore all’occhiello della squadra di Garcia. La media goal subita da Totti e compagni è appena di 0,25, un quarto di goal a partita. Tale dato è rafforzato dalla distanza tra la difesa giallorossa e quella delle altre prime della classe. La seconda difesa del campionato è, infatti, quella bianconera con 10 goal subiti ed una media di quasi un goal a partita. Non è niente male invece il reparto offensivo, che nonostante le assenze continuative di Totti e Gervinho ha collezionato ventisei reti.

Ad una lunghezza in classifica, gli uomini di Conte. Il tecnico salentino ha fatto tesoro della vittoria nell’ultima giornata ed inaspettatamente ha rubato due punti ai giallorossi, portandosi ad un solo punto di distanza. Se l’attacco juventino va di pari passo a quello romanista (26 goal segnati per entrambi), la difesa si distingue per essere la seconda meno perforata.

Si è tremendamente accorciata la classifica. La sconfitta degli azzurri a Torino ha infatti riavvicinato l’Inter dell’ex Mazzarri, ora a solo tre lunghezze. Gli uomini di Benitez sembrano peccare in personalità, avendo perso i due scontri diretti in trasferta contro Roma e Juventus. L’attacco azzurro, orfano di Cavani, non sembra aver subito però il colpo. Higuain e compagni vanno in goal infatti con buona frequenza con in particolare una media di due goal a partita e ben tre giocatori che figurano nelle prime posizioni tra i marcatori (Higuain, Callejon e Hamsik).

L’Inter di Mazzarri dicevamo, miglior attacco del campionato con ventinove goal segnati che hanno fruttato venticinque punti in classifica. La squadra milanese ha due punti in meno dello scorso campionato ma una costanza di rendimento che fa ben sperare. I tifosi interisti saranno pronti a fare gli scongiuri, ma siamo sicuri baratterebbero volentieri il quarto posto attuale di quest’anno con il secondo di un anno fa, a patto che il finale sia diverso. Dodici i goal subiti, strano per un allenatore come il livornese tacciato spesso di essere difensivista.

E poi? Arrivano gli uomini di Montella. I viola, grazie alla vena realizzativa di Rossi (primo marcatore italiano con 11 goal segnati) stanno sopperendo alla duratura assenza del tedesco Gomez. Ventiquattro i goal segnati con una difesa però un po’ ballerina (più di un goal subito a partita).

Dietro le grandi? Il nulla, o quasi. La sorpresa Verona, il rinato (con Gasperini) Genoa e quindi la delusione Lazio. Alzi la mano chi si sarebbe aspettato questa classifica dopo appena dodici giornate. Il campionato è lungo, è ancora tempo per pronostici inattesi.

(A. Picarelli)

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