Boris Sollazzo ci racconta le emozioni dell’essere tifoso del Napoli

Boris

Emozioni, gioie, dolori, riti scaramantici, sentimenti e gesti che milioni di tifosi del Napoli sparsi per il mondo accettano sul proprio corpo ogni qualvolta una maglia azzurra scende in campo per qualsiasi partita essa sia. Non importa che si tratti di  Champions o amichevole, campionato o Coppa Italia quando gioca il Napoli il mondo si ferma.

Questi stati d’animo sono stati raccontati con dovizia di particolari da uno che di questa maglia non è tifoso, è malato.

Boris Sollazzo, giornalista e critico cinematografico, nato a Roma da papà sannita e mamma slovena ha voluto raccogliere nel suo libro, dal titolo #chevisietepersi Il Manuale di chi tifa Napoli (ed. Fandango Libri), le testimonianze del suo essere napoletano e quelle di personaggi noti e meno noti.

Troverete i racconti di chi ogni domenica vi fa urlare a squarciagola la formazione degli azzurri e il nome di chi gonfia la rete come Daniele Decibel Bellini; di chi Napoli l’ha amata anche se non è riuscito a dare tutto quello che voleva come Cristiano Lucarelli; di chi invece al Napoli ha dato tanto portandolo dall’inferno della C all’Europa League come Edy Reja; di chi detiene il record di presenze con la maglia azzurra come il Capitano Beppe Bruscolotti; di chi Napoli l’ha dovuta lasciare per lavoro ma che ha imparato ad amarla ancora di più come Silvio Orlando e di chi a Napoli non è nato, parla il dialetto veneto, ma che di quella maglia azzurra è divinamente innamorato.

Scoprirete gli aneddoti di un gruppo di amici capitanati da Boris e dall’immancabile Tania, sorella di Boris e soprannominata la Maradona dei tifosi, che vivono a Roma ma che in un modo o nell’altro al San Paolo ci sono sempre. Vi racconterà le emozioni del 10 giugno 2007 quando allo Stadio Luigi Ferraris di Genova il Napoli e il Genoa riconquistarono la Serie A, suggellando uno storico gemellaggio con un lungo corteo fino a Piazza Alimonda. Si quella Piazza Alimonda dove nel luglio del 2001 una vita venne spezzata ma che quel giorno si colorò di bandiere e di colori. Vi riporterà allo Stadio Olimpico nella magica notte del 20 maggio del 2012 dove il Capitano Paolo Cannavaro alzò al cielo la Coppa Italia vinta contro la Juve e vi farà vivere una corsa in macchina a 140 km/h sul lungotevere cantando We are the Champions fino a perdere completamente quel poco di voce che era rimasta dopo i 90 minuti di gara, il pre partita e soprattutto il post partita. Vi parlerà del Napoli di Corbelli, di quei giocatori che ormai, per fortuna, non ricordiamo neanche i nomi. Della tragica estate del 2004 e della rinascita con l’inizio dell’era De Laurentiis. Degli occhi lucidi di Manu Chao e dei segreti di Eric Cantona sulla sua amicizia con Diego Armando Maradona.

Un condensato di emozioni da leggere tutto d’un fiato, questo è #chevisietepersi. Il Manuale di chi tifa Napoli.

Roberto Longobardi

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