Mesto come Grava, quando la sfortuna colpisce sul più bello…

Genoa CFC v SSC Napoli - Serie AGiandomenico Mesto e Gianluca Grava, entrambi difensori, entrambi nati come terzini, entrambi non particolarmente tecnici, ma grintosi abbastanza da conquistarsi la pagnotta senza alcun aiuto.

Il calciatore di Monopoli, però, proprio dopo essersi infortunato con il Catania, sembra condividere con Grava, anche un (triste) destino: l’infortunio ai legamenti, proprio nel momento migliore.

Ebbene si, Mesto e “Gravatar”, come viene chiamato dai tifosi azzurri, hanno in comune proprio lo stesso infortunio, la lesione del crociato anteriore, proprio nel loro periodo di forma migliore.

Il casertano, si fece male in un Napoli-Fiorentina (0-0), dopo aver collezionato 13 presenze nella stagione che correva, ma soprattutto dopo essersi conquistato, nella stagione precedente all’infortunio, il posto da titolare nella difesa a tre di Mazzarri, collezionando addirittura 24 presenze. Grava, quindi, dovette stare a lungo fermo ai box, dopo aver disputato 37 partite in meno di due stagioni, proprio nel periodo in cui veniva visto dai tifosi come un gladiatore in campo. Per fortuna, il difensore, riuscì a tornare il guerriero di sempre, facendo innamorare Napoli ed i suoi tifosi, per l’attaccamento mostrato alla maglia e alla città, levandosi anche lo sfizio di esordire in Champions League con il Villareal. Da quel momento i tifosi lo ricordano anche con la frase “Dalla C alla Champions League”, ricordando la carriera di Grava, partito dal basso per arrivare in alto.

L’ex Genoa, Mesto, stava attraversando, anch’egli, un periodo di forma invidiabile. Arrivato alla corte di Mazzarri, con qualche perplessità da parte della tifoseria, aveva giocato non benissimo in Europa League, come tutto il Napoli d’altronde, e aveva conquistato qualche presenza in campionato, senza, però, entrare nel cuore dei tifosi partenopei.
Proprio quando sembrava data per scontata una sua partenza, dato l’arrivo di Benitez, il terzino ha dimostrato le sue qualità, lavorando molto bene in ritiro, meritando la fiducia dell’allenatore e soprattutto dei tifosi. Mesto si era guadagnato un posto da “quasi” titolare, mettendo in imbarazzo il tecnico, sostituendo Maggio e Zuniga, sia in campionato che in Champions, disputando ottime partite, svolgendo il compito come un “soldatino”, soprannome che qualche tifoso ha trovato azzeccato per il difensore.

Sperando che il suo destino possa essere glorioso come quello di Grava, auguriamo a Mesto una pronta guarigione.

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