Albiol-Fernandez, la coppia sembra funzionare. L’argentino: “Finalmente sento la fiducia dell’ambiente”

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Il gioco delle coppie, per il momento, lo hanno vinto loro: Raul Albiol e Federico Fernandez. Certo, l’infortunio di Britos ed il momento poco felice di Cannavaro hanno imposto a Rafa Benitez di sperimentare questo duo che, prima della gara di Marsiglia, non si era mai visto dal primo minuto in gare ufficiali. Per la precisione, quella formata da Albiol e Fernandez è addirittura la sesta accoppiata di centrali che il tecnico spagnolo ha mandato in campo dall’inizio della stagione.

Sembra essere, però, anche quella che per caratteristiche, tecniche e fisiche, può regalare le prime certezze della sua avventura napoletana all’argentino Fernandez, raramente apparso sicuro in passato come martedì quando sapeva di avere Albiol al suo fianco: «Non debbo dimostrare niente a nessuno, ma ora sento la fiducia dell’allenatore e della società — ha detto Fernandez negli spogliatoi del Velodrome dopo l’ottima gara di Marsiglia —. Quando gioco cerco di fare del mio meglio, punto e basta».

Niente polemiche, ma una sottolineatura importante: «È cambiato il tecnico, c’è una mentalità diversa e tutti si sentono importanti. Ci sono tante partite da giocare, molti ricambi nell’organico e io sono contento». Sin dall’estate, Benitez è stato chiaro: Cannavaro è l’alternativa ad Albiol nel ruolo di regista arretrato mentre Fernandez avrebbe conteso a Britos il posto di marcatore. Quando tocca all’argentino, lo spagnolo trasloca sul centro sinistra. I compiti dei due, però, non cambiano. Certo, alcuni automatismi vanno ancora perfezionati, ma ci sarà tempo e modo per farlo visto che per adesso sono loro a garantire solidità al reparto (anche se, prima o poi, Benitez saprà rigenerare anche capitan Cannavaro, che per domani risulta squalificato). Di sicuro, Fernandez da marcatore nella difesa a quattro rende molto meglio di quanto non facesse da centrale della linea a tre con Mazzarri. Fermare attaccanti di stazza come Gignac è più semplice per un giocatore con le sue caratteristiche ed allora domani ci sarà la prova del nove contro lo sgusciante Cerci: «Contro il Torino — conclude Fernandez — sarà un’altra partita importante, cerchiamo di riposare bene e di arrivarci molto concentrati».

Decisiva sarà nuovamente l’organizzazione dell’intero reparto: sotto questo punto di vista, Albiol è l’uomo che trasferisce ai compagni i dettami dell’allenatore. Sa quando è il momento di alzare il pressing e quando invece bisogna abbassarsi a protezione di Reina. Inoltre, è deputato a far ripartire l’azione palla a terra evitando, se possibile, i lanci lunghi. Insostituibile, quando fisicamente è a posto. Cuor di leone perché sta giocando sul dolore, visto il fastidio all’adduttore che lo tormenta. Nel gioco delle coppie, è il partner che tutti vorrebbero avere. Non a caso, sin qui è il difensore più utilizzato da Benitez (9 apparizioni tra campionato e Champions League) ed al suo fianco è cresciuto molto Britos (in gol, su assist proprio di Albiol, a San Siro contro il Milan, gara vinta alla fine 2-1) ed ha ben figurato pure Cannavaro (contro l’Atalanta). Ora è il turno di Fernandez, che prima di martedì aveva giocato con lo spagnolo per soli 7’ a Londra. L’intesa tra i due però è già buona, il Toro (domani al San Paolo nell’anticipo delle ore 12.30) va preso per le corna.

FONTE: Gazzetta dello Sport – Edizione Campania

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