Rafa ha l’amletico dubbio: Higuain o non Higuain? El Pipita intanto lavora a testa bassa a Castel Volturno

Benitez

Rafa lavora sulla testa. E anche sulle gambe. Allenamento intenso a Castel Volturno e chiacchierata agli azzurri. Avanti così senza paura, ha provato a dare un’iniezione forte di fiducia e autostima al gruppo. Importante lavorare sul morale alla vigilia della trasferta di Champions League con il Marsiglia. Partita decisiva nell’ottica del passaggio agli ottavi di finale. Sfida di grande spessore che arriva dopo la sconfitta, immeritata, dell’Olimpico con la Roma, ma comunque difficile da digerire. Rialzare subito la testa, ripartire forte, contrastare così anche il momento negativo degli infortuni e il periodo difficile di Higuain. Già perchè Benitez ha perso due uomini in difesa, due assenze gravi, Zuniga e Britos. E soprattutto perchè in questa fase il Pipita non è nella migliore condizione atletica, dopo essersi ripreso dall’infortunio muscolare.

Stamattina, quindi, non partono per Marsiglia da Capodichino sia Zuniga che Britos, tutti e due saranno a Villa Stuart a Roma. Il colombiano verrà operato al ginocchio destro dal professor Mariani, l’uruguaiano sarà visitato in seguito alla lussazione di secondo grado della clavicola destra e anche per lui non è escluso l’intervento chirurgico. Tutti e due resteranno fuori gioco fino alla prossima sosta di campionato e Benitez in difesa avrà gli uomini contati. L’emergenza in difesa comincia a Marsiglia: coppia centrale formata da Albiol e Fernandez. Unica alternativa Cannavaro, che vive un momento molto delicato. Laterale sinistro della difesa a quattro sarà Armero e sulle fasce l’unica alternativa ai titolari è Mesto.

E tutta l’attenzione è rivolta su Higuain. L’argentino ha giocato ieri la partitina sei contro sei, si era allenato già sabato mattina a Castel Volturno per velocizzare i tempi ed entrare al più presto in condizione. Il preparatore atletico Paco De Miguel ha stilato una tabella di lavoro rigenerante per il Pipita proprio per riportarlo atleticamente al passo degli altri. L’argentino, infatti, non riesce ancora a spingere al massimo e si è visto anche negli ultimi venti minuti del match di Roma, probabilmente deve ancora superare del tutto le remore mentali legate alla preoccupazione di una ricaduta di un vecchio infortunio muscolare accusato ai tempi del Real Madrid. Sicuramente lo stop di tre settimane ne ha frenato la crescita dal punto di vista atletico, proprio nel momento in cui stava entrando nella condizione e aveva segnato i due gol decisivi contro Borussia Dortmund e Milan. L’infortunio muscolare accusato dopo la trasferta del Ferraris contro il Genoa lo ha costretto poi a ripartire un passo indietro a tutti quanti gli altri, come è normale che sia dopo uno stop di venti giorni. Higuain ha già dovuto faticare per rimettersi al passo degli altri perchè ha saltato il ritiro precampionato a Dimaro. L’argentino non ha svolto lo stesso carico di lavoro dei compagni e si è unito in ritardo al gruppo: esordì a Londra a inizio agosto, nell’Emirates Cup, nel secondo tempo contro l’Arsenal.

Male nella prima partita, ancora giù atleticamente, il Pipita è entrato in forma a metà settembre e nel momento migliore si è infortunato. Benitez stasera deve decidere se schierarlo dal primo minuto a Marsiglia, dopo aver preferito mandarlo in panchina a Roma. I due allenamenti dopo la partita dell’Olimpico sono serviti a migliorare la condizione dell’attaccante argentino. Sta meglio il Pipita ma non è ancora al top. Rafa per questo motivo ha scelto Pandev dal primo minuto a Roma. Ora la scelta si ripropone, il tecnico spagnolo deve valutare se mandare in campo l’argentino sia pure non ancora al massimo oppure se inserirlo gradualmente. Resta il dubbio, quindi, anche se le chances di impiego rispetto all’Olimpico sono comunque superiori. Ma come ormai sta diventando un’abitudine da un mese a questa parte le riserve saranno sciolte solo alla vigilia. Cioè stasera a Marsiglia.

FONTE: Il Mattino

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