Dries Mertens, il folletto belga che ha finalmente dimostrato tutto il suo valore

Mertens e InlerLe seconde linee azzurre continuano a riservare tantissime sorprese ed ad invertire le gerarchie. Dopo l’exploit di Goran Pandev, inizialmente tenuto in disparte e che si è fatto spazio nell’undici titolare a suon di gol e belle prestazioni, sotto i riflettori domenica pomeriggio si è aggiunto Dries Mertens, tra i migliori in campo. L’ala belga, scelto dal tecnico Benitez contro il Livorno per far rifiatare Lorenzo Insigne, è finalmente riuscito ad esprimere tutto il suo valore, con una prestazione senza sbavature e davvero di altissimo livello. Non solo tanta qualità ma anche continuità, cinismo e corsa: sin da inizio gara infatti, si è distinto per le cavalcate sulla fascia, agendo indisturbato tra le maglie della squadra toscana portando palla e proteggendola, agendo sempre anche al servizio dei compagni. Tanto altruismo ed una visione di gioco a trecentosessanta gradi, unite a due assist per i gol di Pandev ed Inler ed una rete sfiorata su punizione. Avrebbe meritato senza dubbio di entrare di diritto nel tabellino dei marcatori partenopei ma la sua prova rimane comunque molto soddisfacente, dando modo a Benitez di essere ancora più indeciso in futuro sulle maglie da titolare da assegnare.

Il belga classe 1987, alla prima stagione in maglia azzurra, è arrivato sotto l’ombra del Vesuvio a fine giugno firmando un contratto quinquennale ma, rallentato dalla poca conoscenza del campionato italiano, dei suoi compagni di squadra e della lingua italiana, ci ha messo più tempo rispetto agli altri nuovi acquisti per dimostrare il suo reale valore. I tifosi del Napoli infatti, lo ricordavano per la bella prestazione offerta tre anni fa proprio al “San Paolo” in forza all’Utrecht, folletto imprendibile che ha messo seriamente in difficoltà i difensori partenopei con il suo estro e la sua fantasia. Da quando è stato ceduto al club di De Laurentiis però, era rimasto sempre un po’ in ombra, surclassato dal talento di Lorenzo Insigne. Nonostante siano calciatori dalle caratteristiche diverse, con qualche anno di differenza e con esperienze alle spalle completamente diverse, sembra che quando giochino insieme non riescano a rendere al massimo. Per Mertens fino a ieri solo qualche scampolo di gara e l’esordio dal primo minuto contro l’Atalanta che fu alquanto deludente. Il meritato riscatto poi, è arrivato proprio contro il Livorno, dove è apparso un giocatore diverso e completo, un vero jolly per il Napoli: prezioso per il lavoro di sacrificio a centrocampo, sa impostare la manovra e proporsi in attacco, trovare la conclusione e creare cross ed assist per i compagni. In forma smagliante, è stato una vera e propria spina nel fianco dei difensori livornesi, dimostrando di essere un giocatore da Napoli e di poter fare la differenza sia in Italia che in Europa, forte anche della grande maturità acquisita con la Nazionale belga. Ragazzo timido e serio professionista, nell’ultimo mese ha lavorato duramente per ritagliarsi più spazio ed i sacrifici fatti hanno ripagato nel migliore dei modi la fiducia concessagli dal club partenopeo che ambisce a traguardi ambiziosi ed ha bisogno di giocatori pronti, talentuosi e cinici. Un’altra importante punta di diamante che entra a far parte di diritto delle primissime scelte di Benitez e l’ennesimo ottimo investimento della coppia Bigon-De Laurentiis.

Alessia Bartiromo
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