De Laurentiis: “Il turnover? Necessario. Nessun problema a giocare a Napoli contro la Roma. Mercoledì o avrò il San Paolo o il nuovo stadio sarà a Caserta”

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E’ intervenuto ai microfoni di “Siamo tutti ct” su Radio Kiss Kiss il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Queste le parole del patron azzurro “Non ci dobbiamo preoccupare per il pareggio contro il Sassuolo. Sono quegli incidenti di percorso che possono capitare, succede a tutte le squadre. Ovviamente da tifosi ci dispiace ma è chiaro che un allenatore che ha preso 7 gol ed ha la panchina in bilico mette in campo una squadra diversa per fermare gli avversari. Il turnover continueremo a farlo, se un giocatore sbaglia non va messo da parte subito. I calciatori non sono dei computer, le tante partite impongono dei cambi. Stiamo calmi perché solo con la calma si vincono le scommesse”.

Hamsik e Higuain titolarissimi? “Non possiamo pensare che i giocatori abbiano il cervello vuoto. Per me il calciatore che non accetta la panchina è un idiota. L’importante è vincere perché è la squadra che vince non il singolo giocatore“.

Errori arbitraliIo non mi preoccupo degli arbitri perché credo in Braschi, lui è la garanzia che gli arbitri  funzioneranno. Gli errori ci possono essere l’importante è il recupero della credibilità allontanando chi sbaglia. Non dobbiamo mai dimenticare che oltre lo sport c’è una vita privata che può condizionare il tutto”.

Roma-NapoliNon ho nulla in contrario a dover giocare noi in casa la gara contro la Roma. I giallorossi in questo momento sono in grandissima forma e, per me, possono giocare ovunque. Se per problemi di ordine pubblico non è possibile giocare all’Olimpico penso sia meglio invertire il campo anziché rinviare e falsando, in questo modo, il campionato. Anche perché prima del 15 gennaio non ci sono date utili e i due club devono essere d’accordo. A gennaio ci sarà la Coppa Italia e quindi penso che sia un bene non spostare la data”.

Il problema stadioIo sono molto preoccupato perché il Sindaco ha detto che me lo vendeva per una cifra simbolica, visto anche il costo che ha il San Paolo per il Comune. A me per convenzione viene concesso il San Paolo il giorno della gara. Io non credo che Auricchio e De Magistris con i tempi biblici con cui a Napoli si gestiscono le cose mercoledì, nell’incontro che avremo, mi diranno che mi venderanno lo stadio. Tra l’altro io devo avere anche delle garanzie che l’investimento dello stadio, attraverso una riqualificazione dell’intera area, possa essere coperto. Se dovesse succedere questo, a quel punto, uscirò dall’ Hotel Vesuvio e andrò dal Sindaco di Caserta dove firmerò con lui un accordo e, dal 2 gennaio,  inizierò la costruzione del nuovo impianto. Se devo rimanere a Napoli non devo sentire discorsi all’italiana. In caso contrario torno a Los Angeles e il calcio lo farà qualcun altro. Se il Sindaco dice che non ha i poteri per fare quest’operazione desse le dimissioni così come tutte le altre istituzioni che dicono di non avere il potere di compiere delle operazioni”.

 

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