A Genova per tornare al successo

chiave tatticaSarà il match tra Genoa e Napoli ad aprire il programma della 6° giornata di campionato, a Marassi si incontrano due squadre che arrivano da risultati non positivi nel turno infrasettimanale. I rossoblu’ arrivano da una mezza rivoluzione estiva che ha portato Liverani alla guida della squadra e una serie di nuovi giocatori tra i quali Konate, Centurion, Fefatzidis, Gamberini, Santana, Lodi, De Maio, Calaiò e l’interessantissimo terzino croato Vrsaljko.

Come gioca Partito d’estate con una chiaro progetto tattico di 4-3-3 (da cui l’acquisto di molti esterni offensivi) Liverani ha avuto da subito problemi di equilibrio in campo che l’hanno portato a cambiare dopo le prime giornate il modulo trasformandolo in prudente 3-5-2. Il cambio di modulo ha portato una vittoria, un pareggio e una sconfitta, ma quello che è emerso dalle ultime partite è l’enorme fatica a costruire situazioni pericolose, riuscendo a tirare verso la porta avversaria non più di 2-3 volte a partita. Ma in generale pur avendo un centrocampo dotato dei buoni piedi di Lodi e Matuzalem permangono difficoltà nel gestire il possesso e nel far arrivare alle punte palloni pericolosi.

Punti di forza Una delle piacevoli novità è appunto Vrsaljko che sulla fascia destra riesce ad appoggiare la manovra offensiva e a tamponare in difesa con buona continuità. Naturalmente  anche le geometrie di Lodi e i suoi calci piazzati (sui quali è quasi infallibile) non sono da sottovalutare insieme al gioco aereo di Portanova nelle sortite offensive. In generale si tratta di una squadra composta da giocatori molto esperti della categoria. Punti deboli Come già detto la difficoltà maggiore è quella evidenziata nella costruzione della manovra, ma ovviamente a questo si deve sommare la vulnerabilità sugli esterni in fase difensiva se messi in inferiorità numerica dall’attacco simultaneo di terzino ed esterno offensivo.

Il Napoli quindi dovrà gestire bene la palla per creare superiorità sugli esterni e poi attaccare la difesa con tagli in zona centrale o dagli esterni considerando che c’è il solo Biondini con spiccate attitudini difensive nel pacchetto dei mediani.

Andrea Iovene

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