Reina batte Abbiati: prestazione sontuosa del portiere spagnolo

Pepe-Reina-NapoliIl rigore, ma anche tanto altro. José Manuel Reina, per tutti Pepe, si merita il palcoscenico: ovviamente perché para il tiro dal dischetto di Mario Balotelli, e poi perché, quando i compagni arretrano troppo, lui si preoccupa di tenere su la baracca. Esce con sicurezza, si tuffa con coraggio, respinge ed è pure il primo attaccante: guardate con quale velocità, una volta in possesso del pallone, cerca di rilanciare l’azione. La differenza tra Napoli e Milan, chiaramente a favore della squadra di Benitez, si può spiegare anche con le differenti prestazioni dei due portieri. Se da una parte, appunto, c’è il Pepe a insaporire il piatto, dall’altra c’è qualche indecisione di Abbiati. Una su tutte, quella sul gol di Higuain che, all’inizio della ripresa, ammazza la partita. Il portiere rossonero va per terra con troppo anticipo e poi non riesce a smanacciare in angolo la violenta conclusione di Higuain: gli manca la reattività ed è logico vista la sua posizione. Alla lunga questa incertezza pesa. E non poco.

Interventi coraggiosi Fin dall’inizio Reina fa capire agli attaccanti del Milan che non è serata. E’ soprattutto Balotelli a provarci, con tiri da fuori. E il portiere del Napoli è sempre lì a fare la guardia, a ringhiare, a ribattere. Alla fine le parate di Reina sono 7. E, a confermare l’importanza dello spagnolo nella vittoria di San Siro, ci sono anche 6 prese alte: segno che il portiere risolve situazioni critiche in area di rigore, aiuta i compagni con interventi coraggiosi e difficili. Reina guida con sicurezza la retroguardia, la comanda a bacchetta, ordina movimenti, diagonali, marcature a scalare. Un autentico regista, là dietro, che organizza e dirige con la sapienza di un veterano. Si dice spesso che la forza di una squadra sta nella spina dorsale formata da portiere, difensore centrale, mediano e centravanti. Bene, andate a guardare le prestazioni di Reina, Britos, Behrami e Higuain: al Napoli la spina dorsale non manca.

Freddezza A chi si sorprende per la parata di Reina sul rigore di Balotelli conviene chiedere aiuto alla memoria. Quando giocava nel Villarreal, stagione 2003-04, Pepe parò 7 rigori su 9 nella Liga; in Champions League, edizione 2006-07, in semifinale contro il Chelsea, respinse i tiri dal dischetto di Geremi e Robben e portò il Liverpool in finale. Non c’è da stupirsi, dunque, per la prodezza di Reina: è molto reattivo, ha potenza nelle gambe e, soprattutto, la necessaria tranquillità psicologica per affrontare un momento delicato. A riguardare l’azione si capisce che Pepe ha studiato Balotelli, sa che rallenta la corsa e sa anche che non deve muoversi fino a che il piede dell’attaccante non va sul pallone. Reina resta freddo e concentrato, e non sbaglia. Il Napoli in vetta è anche merito suo.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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