Sacro e profano si mischiano, San Gennà ha fatto il miracolo. Napoli è l’ombelico del mondo…

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La suggestione e la festa. Ieri era il giorno di San Gennaro, così Napoli si è svegliata presto. Una città non ancora sazia di emozioni dopo il trionfo all’esordio in Champions sul Borussia. Fedeli in Duomo per assistere al miracolo del Patrono, ma prima che il sangue si sciogliesse si è materializzato Aurelio De Laurentiis ed allora via con gli applausi per il massimo dirigente della squadra azzurra. Il cardinale Crescenzio Sepe, da sempre vicino alle sorti del Napoli, ha fatto un chiaro riferimento alla gara vinta contro i tedeschi: «In campo c’era un giocatore che il presidente non ha potuto comprare, perché altrimenti l’avrebbe fatto, che ha fatto vincere il Napoli: è un certo Gennaro». Sacro e profano si sono mischiati. Alle 9.41 il sangue si è sciolto e tutti hanno esultato proprio come ai gol di Insigne ed Higuain. 

Ancora più forte il boato si era avvertito al momento dell’urlo «The Champions», al termine della celebre musichetta. Così, ieri, c’è stato sui social network un continuo susseguirsi di video che celebravano quel momento: il più suggestivo riprendeva lo stadio addirittura dalla collina di Posillipo. Il coro dei 60.000 del San Paolo si sentiva talmente nitido anche da così lontano che un tifoso, di nome Sergio Chesi, ha giustamente commentato su Twitter: «Praticamente, si è dato un senso concreto alle classiche frasi del tipo “l’urlo di un’intera città”». In realtà, non si è esultato solo a Napoli, ma un po’ in tutto il mondo. Lo hanno fatto grandi ex della storia azzurra, come il Pocho Lavezzi, che ha postato una foto insieme a suo figlio mentre i due erano intenti a vedere la partita, lo hanno fatto i sostenitori azzurri di Londra, nel ristorante «Da Maria», diventato ormai un covo di fans del Napoli. 

La voce dello speaker Daniele Bellini, che per nove volte ha urlato il nome Higuain dopo il gol dell’uno a zero siglato dal Pipita, è stata scaricata da molti tifosi come suoneria, altri invece hanno passato la mattinata davanti all’hotel Vesuvio dove alloggiava il Borussia sperando in una foto o in un autografo. Nelle radio e nelle tv private si sono sprecati i commenti entusiastici di coloro che non credevano nell’impresa e sono stati felici di redimersi. «Tutti a Milano», il coro più gettonato il giorno dopo Napoli-Borussia. La gente di Napoli è avida di successi, sembra lo sia pure la squadra di Benitez, che oggi, un po’ a sorpresa, riposerà. 

FONTE: Gazzetta dello Sport – Edizione Campania

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