Finalmente il Leone può ruggire: è lui il metronomo di un centrocampo che naviga a gonfie vele

inler_3Se la vittoria sul Borussia Dortmund ha dato al Napoli la consapevolezza di potersi candidare ad un ruolo importante anche in Europa, Benitez può avere anche altri tanti motivi per sorridere: il Napoli non è solo Higuain, Hamsik, Callejon, Insigne, non è solo Albiol, ormai leader difensivo navigato nonostante sia alla sola quarta presenza con l’azzurro; non ci sono solo gli esterni, capaci di spingere e difendere con la stessa intensità; la vittoria con il Borussia ha restituito al tecnico spagnolo l’Inler dei tempi d’oro, per intenderci quelli di Udine, quelli che con la maglia azzurra non erano mai riusciti a intravedersi, neanche di sfuggita. Un giocatore prezioso per questa squadra, a tratti fondamentale, capace di costituire con Behrami una mediana tutta sostanza e qualità.

Dopo la bella partita contro l’Atalanta, in cui lo svizzero era apparso uno dei migliori in campo, la conferma con i gialloneri di Klopp: una gara da metronomo puro, sempre presente all’interno della fitta ed avvolgente manovra azzurra, capace di dettare i tempi come mai era riuscito a fare. Lo dimostrano i numeri: è praticamente il giocatore più coinvolto dell’intera gara con 68 passaggi. E se di questi ne metti a segno 66, la percentuale non può che sfiorare i livelli massimi. Stravinto, insieme al collega di reparto Behrami, il duello con la mediana tedesca composta da Sahin e Bender: non due qualsiasi, anzi. Mette a segno venti passaggi in più rispetto al primo, ben venticinque in più rispetto al secondo. E’ colui che prende in mano le redini del centrocampo, ma anche quando si tratta di fare legna Inler c’è: 5 falli fatti, tra l’altro senza beccare il giallo dal fiscalissimo Proença, a testimonianza di un giocatore che finalmente sa disimpegnarsi in entrambe le fasi senza andare praticamente mai in difficoltà.

Un Inler, insomma, completamente nuovo rispetto a quello visto in passato, soprattutto lo scorso anno: nonostante la alta media realizzativa, lo svizzero non era mai riuscito a dettare i tempi della manovra come invece è capace di fare sotto la sapiente guida di Benitez che, inutile nasconderlo, ha i suoi meriti. Tanta la fiducia concessa allo svizzero, sin dal ritiro di Dimaro, tante le parole di apprezzamento per un mediano già cercato ai tempi di Liverpool e ritrovato nel catino del San Paolo. 

Ed anche i tifosi finalmente possono sorridere: vuoi vedere che il centrocampista tanto agognato il Napoli se l’è ritrovato in casa?

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