Reja applaude il Napoli: “Quasi colmato il gap dalla Juve. Insigne? Sarà il suo anno”

edyrejaDallo Zoncolan al Vesuvio, una passione senza fine per la bicicletta. Adesso, sul volto, porta anche i segni di un capitombolo nella zona di Cividale del Friuli. Edy Reja, goriziano, non poteva non esserci alla presentazione della due giorni di ciclismo più importante degli ultimi 40 anni nella sua regione. Il Giro d’Italia 2014 si deciderà in Friuli-Venezia Giulia. Sabato 31 maggio arrivo sullo Zoncolan, in Carnia, forse la salita più dura del mondo. Domenica 1° giugno gran finale a Trieste, in piazza dell’Unità d’Italia: e il percorso passerà a Lucinico, casa dell’ex tecnico del Napoli. “Quando Enzo Cainero ha fatto vedere il programma di queste due tappe e ho visto Lucinico, mi sono emozionato. Il Giro passerà proprio davanti a casa mia. Ringrazierò sempre Cainero per come ha fatto conoscere il Friuli e soprattutto l’Alto Friuli nel mondo. Una straordinaria regione che io amo tantissimo, tanto che dopo anni di pellegrinaggio in giro per l’Italia, e non solo, ho deciso di tornare ad abitarci sino alla fine dei miei giorni”.

E lo Zoncolan?
“L’ho fatto più volte, ma mi sono fermato a metà, è tosto. Anche perché ho 80 chili da portare sino in vetta”.

Parliamo del Napoli: che impressione ha avuto?
“Un avvio straordinario. De Laurentiis ha fatto una squadra di grandissimo valore, ma soprattutto c’è Benitez, uomo che ha esperienza soprattutto internazionale”.

Può vincere lo scudetto?
“La Juventus è la favorita numero uno perché ha un organico straordinario e ha cambiato poco, ma il Napoli pian piano si sta avvicinando. Questa società mi ha lasciato ricordi bellissimi, e per la simpatia che ho mi piacerebbe davvero che arrivasse a toccare la Juve e magari vincere il campionato, perché no. E se non quest’anno, il prossimo”.

Qual è il giovane che le piace di più?
“Insigne, penso che sarà la sua annata. Perché l’anno scorso veniva dalla serie B, fatta bene, non è stato titolare anche se ha giocato spesso. Mi piacerebbe che fosse lui il giocatore a rappresentare il nostro calcio, i nostri giovani. Perché ha i mezzi, ha le qualità, e poi è un napoletano”.

Si possono spendere 100 milioni per un giocatore come Bale?
“No. Però il mercato è questo, il Real Madrid dimostra di avere un potenziale straordinario dal punto di vista economico, ma Bale 100 milioni non li vale. Mi dispiace dirlo perché vengo dal calcio, ma la cifra è talmente alta e non l’accetto dal punto di vista morale”.

Allora ha ragione De Laurentiis quando dice che Hamsik non ha prezzo.
“Assolutamente sì. Hamsik l’ho avuto quando aveva 18 anni. Non era ancora il giocatore attuale, anche se era sulla strada giusta e si vedeva, dopo una settimana che si allenava, che sembrava nato con il pallone. Ha un rapporto con la palla e un modo di accarezzarla come pochi. E un modo di vedere la porta, dalla metà campo in avanti, come pochi. Tante volte si dice: Hamsik si trova sempre lì e la mette dentro, come mai? Si trova nel punto giusto quando arriva il pallone”.

E adesso che cosa fa Reja?
“Vado in bici, e come vedete riesco anche a cadere… Ho preso un anno di relax, perché cinque anni di Napoli e tre di Roma, insomma, erano sufficienti per dire basta. Vivo con il calcio, lo seguo sempre. E sto alla finestra”.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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