SpazioCampania – Il punto sulle principali squadre di calcio campane

3Ritorna l’appuntamento  con le notizie della settimana appena trascorsa relative alle quattro regine che insediano il trono al Napoli, ovvero Juve Stabia, Avellino, Benevento e Salernitana, che hanno cominciato i rispettivi campionati e si apprestano ad ottimizzare le proprie rose con gli ultimi innesti di mercato, appena concluso soltanto ieri sera.

Mano alla classifica delle più blasonate, partiamo con un occhio al pianeta Juve Stabia, in pieno subbuglio a causa del pessimo inizio di campionato, due sconfitte con Pescara e Spezia che hanno messo la società con le spalle al muro, costringendo ad una necessaria campagna acquisti dell’ultimo’ora per rinforzare un organico che necessitava di uomini di esperienza. Non sono mancati i colpi a sorpresa, come quello di qualche giorno fa relativo all’arrivo a Castellammare di Matteo Contini, ex Napoli e Atalanta, che approda in giallonero assieme con il compagno atalantino Matteo Scozzarella con la formula del prestito. Qualche giorno prima è stato preso anche l’altro esperto difensore Maurizio Lanzaro, ex Salernitana, con esperienze anche all’estero nelle fila del Real Saragozza in Spagna. Altro prestito per sistemare l’attacco, quello di Souleymane Doukara, punta del Catania, che chiude il mercato delle “Vespe” che ora hanno la necessità di fare quadrato e di concentrarsi subito in campionato per non lasciare altri punti per strada. Vada per la sconfitta di Pescara, ma lo scivolone in casa con lo Spezia (1-2) non è andato giù alla tifoseria, che ha cominciato a mugugnare per avere una squadra più solida e soprattutto meno perforabile in difesa. Anche la casella cessioni è stata ampliata, con le partenze di Vinci, girato al Vicenza, e Figliomeni, dato al Parma. Stop al restyling, è tempo dei fatti, parola a mister Braglia per creare il giusto amalgama coi nuovi arrivati, la platea è ansiosa di vederne i frutti.

Ad Avellino ci si strofinano gli occhi, il gioco di Rastelli ha cominciato sin da subito a dare i suoi frutti, e la tifoseria comincia a sognare. Una vittoria (Novara) ed un pari sabato scorso a Latina (1-1) a sancire le velleità di una possibile “papabile” a ricevere il premio per la “sorpresa” del campionato cadetto. In chiave mercato, sfoltita la rosa con gli addii di Lasagna, Catania e De Angelis, la società irpina ha chiuso il mercato con gli arrivi del difensore camerunense Paulin Damo dalla primavera dell’Udinese, e dell’esterno uruguagio di proprietà del Bologna Mathias Nicolas Abero, che chiudono così il mercato dei biancoverdi, consegnando all’allenatore gli ultimi tasselli utili a completare un mosaico già ben oleato, con il giusto mix di giovani rampanti e uomini d’esperienza di categoria, proiettati a lanciare la squadra a superare le difficoltà che una neopromossa rischia d’incontrare.

Il Benevento, dopo la vittoria nel derby con la Paganese (2-1) chiude col botto un mercato che li ha visti protagonisti, con acquisti mirati e di spessore. Proprio oggi con la Fiorentina si è chiuso un’ottimo affare per i giallorossi: da Firenze arriva Daniel Kofi Agyei in compartecipazione. Ma a chiudere il cerchio degli arrivi, ecco il difensore camerunense Thomas Fabrice Som dal Grosseto, ed un altro difensore, Luca Milesi, dall’Atalanta, che puntellano un reparto deficitario ma ora competitivo per reggere un campionato di lega pro da vivere da protagonisti, cercando sin da subito di non sbagliare, per puntare ad ogni gara senza temere nessuno, una prova di forza che la società sannita ha l’obbligo di provare, per sfatare il tabù che la vede protagonista negativa ogni qualvolta la promozione in B si presenta alle porte. Che sia la volta buona?

Nel frattempo, la Salernitana si gode l’ottimo inizio di campionato, dopo aver battuto forse la migliore compagine del torneo, il Lecce, nella prima gara del campionato (2-1). Dal mercato arriva una buona notizia, il ritorno in prestito dalla Lazio di Riccardo Perpetuini, la scorsa stagione uno dei protagonisti della promozione. Fa discutere la decisione di dare addio alla squadra della punta Luigi Grassi, che fa ritorno al Pontedera, dopo essere arrivato appena qualche mese fa. Ecco lo sfogo del bomber toscano, che in un certo senso dipinge anche un ambiente che necessità di chiarezza: “E’ stata una decisione dolorosa ma inevitabile perché era chiaro a tutti che io non rientravo nei piani del tecnico, non era una mia sensazione. Avrei preferito che l’allenatore mi prendesse in disparte per parlarmi chiaro ed invece così non è stato e anzi mi sono sentito preso in giro. Quando ho capito che a Salerno non c’era posto per me? Nella settimana a Chiaromonte. La sera prima dell’amichevole con il Real Metapontino ha fatto un discorso in cui annunciava a tutti gli attaccanti che bisognava giocarsi il posto in squadra perché con 6-7 effettivi la concorrenza era notevole. Risposi che per me andava bene, mi preparai a dimostrare il mio valore. Ma poi nell’amichevole mi ha fatto entrare negli ultimi dieci minuti insieme a quelli in prova e per giunta mi ha schierato davanti alla difesa. E cosa devo dimostrare? Non pretendo di giocare a tutti i costi e non disdegno la panchina se chi gioca merita più di me. Ma in casi come il mio la possibilità non è stata concessa, ed allora un allenatore deve venire e dirmi in faccia, ‘Guarda non mi servi, cercati un’altra soluzione’ e non l’ha fatto. Perché? Non lo so, dovete chiederlo a lui. Per paura forse. Mi dispiace tanto, non riesco nemmeno a trovare le parole. Era l’occasione che aspettavo da tempo e me l’ero sudata guadagnandomi l’interessamento di una squadra importante come la Salernitana. Forse l’allenatore non lo sa, ma l’anno scorso ho segnato 22 gol vincendo il titolo di capocannoniere, non ne ho segnati 5. Mi ha provato in tutte le posizioni ad eccezione della mia, lanciandomi tutti i segnali possibili. I ragazzi sono dispiaciuti ma si sono messi nei miei panni e mi hanno compreso. In particolare Foggia cercava di convincermi ‘Compà, compà, ma dove vai? Resta a Salerno’. Sono stati splendidi. Prima dell’arrivo di Foggia c’erano tre giocatori che insieme avevano segnato quasi 60 reti in tre. Poteva provare anche solo una volta l’attacco con tutti e tre, io più arretrato e Ginestra e Guazzo in attacco. Non l’ha mai fatto, anzi a momenti finivo in porta. Se lui va avanti per la sua strada, io vado avanti per la mia. Se sono arrivato ad una decisione negli ultimi giorni di mercato è perché ho preferito andare via senza rimpianti e non pensare che era tutto un film. Ci ho provato fino all’ultimo ma poi ho pensato alla mia situazione. Auguro ai giocatori ed ai tifosi di conquistare la Serie B. Sanderra ha una Ferrari ed è una squadra troppo forte per mancare l’obiettivo. Parlando con i massaggiatori e lo staff mi hanno detto che a Salerno non è facile entrare nel cuore dei tifosi e mi confidavano che si erano meravigliati di come ci fossi riuscito in poco tempo. Il mio pensiero va a quella curva ed a chi sperava di vedermi gonfiare le reti per la Salernitana. Chissà che non possa accadere più avanti. Saluto e ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini“.

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » SpazioCampania – Il punto sulle principali squadre di calcio campane

Impostazioni privacy