Higuain: “Che paura, ma a Verona voglio esserci”. Il riepilogo di un lunedì nero

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«Ho solo un grande mal di testa, per il resto sto bene». Al responsabile dei mezzi nautici della capitaneria di Capri, Vincenzo Vitiello, Higuain risponde con una piccola smorfia. È infastidito dalla confusione che si è creata all’esterno della piccola sede della guardia costiera, proprio a ridosso dell’imbarcadero. Ma è turbato anche dal fatto che deve deporre davanti ai militari. «Volevo fare un tuffo, stavo per lanciarmi e non mi sono accorto di un’onda anomala che ha fatto sobbalzare la barca. Sono scivolato, ho sbattuto la testa sulla pedana, ho perso l’equilibrio, per fortuna è uscito solo tanto sangue», spiega. Ha fretta di tornare a Napoli, di mettersi alle spalle questo lunedì nero.

Fa fatica a ricostruire l’accaduto, Pipita. Fanno fatica a comprenderlo, gli uomini della capitaneria. Lo aiutano gli amici che
erano a bordo con lui. Un po’ perché il suo italiano è ancora molto scadente, un po’ perché appare confuso e disorientato. Racconta l’incidente verso le 15 poi va via da Capri in direzione Nisida: da qui a bordo di un taxi raggiunge l’hotel Vesuvio. Non si lascia fotografare da nessuno: ha il volto scuro e chiede di essere lasciato solo in pace. Al Napoli, intanto, era già scattata l’emergenza. Il coordinatore dello staff medico, Alfonso De Nicola, riesce a mettersi in contatto con l’ospedale di Capri e a parlare con i colleghi che lo hanno medicato nel pronto soccorso. Chiede se è il caso che il club mandi a prendere il giocatore con un elicottero per trasportarlo in altra struttura. Ma al Capilupi lo rassicurano: «Non ce n’è bisogno, ha solo delle ferite, dei tagli. Nessuna complicazione».

Il Napoli però non vuole correre rischi, chiede che vengano eseguite anche delle radiografie alla mandibola. I medici del Napoli, Canonico e D’Andrea, nel frattempo contattano Gonzalo e gli danno appuntamento all’hotel Vesuvio: i sanitari si anticipano di qualche minuto e lo attendono al suo arrivo. La visita conferma che a parte una larga ferita lacerocontusa alla mandibola e due piccoli tagli al naso e allo zigomo, non ci sono ferite più profonde. Confermata anche la prognosi: 10 giorni. Nulla di preoccupante.

Rafa Benitez si è messo subito in contatto con il suo bomber, gli ha chiesto come si era fatto male e si è tranquillizzato solo dopo aver sentito la sua voce. Già oggi, alla ripresa degli allenamenti sarà regolarmente disponibile. Si valuterà solo prima dell’inizio della seduta se il giocatore avrà bisogno o no di una protezione al volto. Benitez ha avuto rassicurazioni dallo staff medico che, salvo complicazioni, Higuain sarà regolarmente disponibile contro il Chievo. «Voglio esserci e ci sarò», ha rassicurato ai marinai in capitaneria di Capri. «Al momento non c’è nulla di preoccupante: con i punti o senza, sarà disponibile per andare in campo a Verona», spiegano dallo staff medico del Napoli. Un sospiro di sollievo.

FONTE: Il Mattino

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