Obiettivo Bologna, da bestia nera a gattino

chiave tatticaE siamo giunti al via del nuovo campionato di serie A, comincia anche questo nuovo spazio di analisi degli avversari che di volta in volta si troveranno ad affrontare gli azzurri. Il calendario, ironico in una certa misura, ha posto il Napoli di fronte alle sue bestie nere delle ultime stagioni nelle prime due giornate, Bologna e poi Chievo.
L’avversario La squadra felsinea è reduce da un buon campionato culminato in una tranquilla salvezza, anche se nel finale di stagione la squadra si è rilassata troppo, affronta la nuova stagione confermando la sua guida tecnica, Stefano Pioli e buona parte del suo organico, seppur con qualche distinguo. Hanno infatti lasciato il Bologna giocatori fondamentali nella passata stagione come Gilardino, Gabbiadini, Taider, oltre a Motta, Guarente e Pasquato, sostituiti con i soli Rolando Bianchi, Acquafresca, Cech e un manipolo di giovani tra i quali spicca Laxalt.

Come gioca Lo spartito tattico rimane lo stesso della passata stagione, difesa a 4, schermo di 2 giocatori in mediana e poi davanti 3 giocatori offensivi alle spalle dell’unica punta. Sarà Curci a presidiare la porta, mentre la difesa dovrebbe schierarsi con Garics, Antonsson, Natali e Morleo (in ballottaggio con Cech), a centrocampo Khrin e Della Rocca, mentre a supporto di Bianchi dovrebbero giocare Diamanti, Kone e Christodoulopoulos. La squadra si esprime meglio quando deve attaccare, le qualità individuali dei trequartisti emergono nella fase offensiva, sia nella capacità di far gioco e rifinire, sia nel favorire gli inserimenti dei terzini e di Kone.

Punti di forza Uno su tutti, Diamanti per la sua imprevedibilità e le grandi doti balistiche, e da non sottovalutare la voglia di riscatto di Bianchi dopo la dolorosa separazione dal Torino. Altro aspetto da non sottovalutare è la capacità di ribaltare velocemente l’azione con la velocità dei due greci Kone e Christodoulopos, il Napoli deve evitare di perdere palla in uscita dalla difesa o sulla trequarti avversaria.
Punti deboli Tutta la fase passiva del Bologna, sia per la qualità degli interpreti che per l’organizzazione complessiva; Diego Perez unico vero “muro” in mediana ha appena rinnovato il contratto dopo aver lasciato la squadra a maggio e difficilmente partirà dal primo minuto non avendo nelle gambe l’intera partita. Le contrapposizioni uno contro uno che si andranno a generare tra la linea offensiva del Napoli e quella difensiva del Bologna possono  essere la chiave di volta se gli azzurri riusciranno a far girare bene la palla creando i giusti mismatch tra attaccante e difensore.

Andrea Iovene

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