Stadio San Paolo, le cose si muovono

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Eravamo rimasti alla dead-line fissata dal presidente De Laurentiis per il 31 luglio scorso, come ultima data utile al Comune di Napoli per decidere la vendita del San Paolo. La data è passata sotto silenzio ma le cose hanno iniziato a muoversi e a quanto si apprende dalle indiscrezioni che filtrano da Palazzo San Giacomo proprio nella direzione auspicata dal Napoli. E’ bene sgombrare il campo da dubbi, il Comune non farà un favore alla società, lo stadio non sarà gratis, e i tempi per definire un’operazione di questo tipo sono di almeno 4-6 mesi, ma il fatto che si cominci a trattare è segno inequivocabile che c’è la volontà di mettere la parola fine alla vicenda stadio.

Come noto, il Napoli punta ad acquistare lo stadio San Paolo e l’area immediatamente all’intorno dei parcheggi e dello spazio lato piazzale Tecchio per poter riconfigurare in maniera più funzionale tutta l’area nel suo complesso, la vendita per la quale sarà necessario un bando pubblico di gara per la cessione dovrà avvenire secondo un processo trasparente, ma è chiaro che la convenzione in corso (scadenza giugno 2014) concede una strada privilegiata al principale fruitore del bene stadio, ovvero il Napoli.

Le idee (e relativi progetti preliminari e definitivi) in campo sono almeno due, la prima è quella che prevede una ristrutturazione del San Paolo con la demolizione dell’anello inferiore e la sua ricostruzione a ridosso del campo, con il rifacimento della copertura e la rimozione del terzo anello, la seconda opzione è quella di procedere a completa demolizione dello stadio un settore alla volta per poi ricostruirlo in una nuova configurazione. Entrambi progetti naturalmente prevedono la realizzazione di ampi spazi per il club (uffici, museo, palestre) insieme a spazi come ristoranti e negozi, un centro medico fisioterapico dello sport etc, ovviamente ci sarà anche la rifunzionalizzazione o ricostruzione ex novo di parcheggi interrati a servizio del quartiere durante la settimana e invece dei tifosi in occasione della partita, dovrebbero quindi ridursi di molto i fenomeni di sosta selvaggia gravano sul quartiere in occasione delle partite.

Dall’inizio dei lavori saranno necessari 24-36 mesi per portare a compimento i progetti e quindi difficilmente prima del 2015 o 2016, anni entro cui dovrebbe essere a regime anche la linea 6 della metropolitana in collegamento con la linea 1 (mediante il nodo di piazza Municipio); questo consentirà ai tifosi di raggiungere con maggior facilità lo stadio con il trasporto pubblico limitando di fatto quel caos che limita molto la libertà dei cittadini di Fuorigrotta quando ci sono partite del Napoli. In ogni caso, la macchina si è messa in moto, restate sintonizzati su SpazioNapoli.it per le novità!

Andrea Iovene

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