Il Napoli si incorona re dei botti di ferragosto

editoriale_luciana_espositoFerragosto è “il capodanno estivo” a tutti gli effetti.

Messaggi e baci di auguri, cenone, balli e festeggiamenti che si protraggono fino all’alba, seppur spogli di pellicce né collocati a ridosso di un fumante camino, ma piuttosto in riva al mare, molto poco abbigliati, questo rappresenta, infatti, l’unico aspetto nel quale rilevare le diversità sostanziali tra le due ricorrenze.

In entrambi i casi, i fuochi d’artificio non mancano mai.

Quest’anno, a Ferragosto, i fuochi d’artificio più scoppiettanti e suggestivi erano colorati d’azzurro e hanno impresso un marcato ed eloquente segno nel cielo di Napoli, leggibile in maniera parimenti esplicita, da ogni meandro dello stivale.

Merito della performance della quale si è reso autore Gonzalo Higuain, lo scorso 14 agosto, nell’ambito dell’amichevole che la sua Argentina ha disputato all’Olimpico di Roma contro l’Italia.

Un gol, un assist ed una prestazione che hanno lasciato nitidamente intravedere le giocate, i tocchi e le movenze di un fuoriclasse vero, puro, umile, affamato, determinato: il primo prorompente boato, seguito da sfavillanti scintille che, una volta sfumate, hanno gremito gli occhi di stupore ed il cuore di rassicurante gioia, almeno quello dei napoletani.

Poi, accade che il mantello di velluto blu adibito a palcoscenico di quello spettacolo pirotecnico a base di bagliori e sequenze ad effetto, viene prepotentemente pervaso da uno di quei fuochi destinati ad essere annoverati in eterno tra quelli più spettacolari mai ammirati, ovvero quella pennellata di pregevole classe partorita dai piedi del rigoglioso Insigne.

Una prodigiosa ed assordante favilla che con veemenza sottolinea e circoscrive che “Lorenzo c’è” o meglio che “c’è anche Lorenzo”.

Ed allora, a Napoli, per il Napoli è festa doppia o forse anche tripla.

Giacché, al contempo, a Cesena gli azzurri di Benitez erano impegnati in un’amichevole contro la squadra di casa, persa dai partenopei, questo è vero, ma solo di fatto.

In realtà, con la folta convocazione e l’intenso utilizzo di giovani leve prelevati dalla Primavera azzurra, il nuovo tecnico napoletano fornisce alla piazza un ulteriore e sostanzioso motivo per guardare verso quel cielo ed, ancora di più, verso il futuro, con sguardo fiducioso ed ottimista.

Probabilmente, non a caso, pochi giorni dopo la celebrazione del Capodanno estivo che, a modo suo, annuncia e rappresenta “un nuovo inizio”, viene dato avvio al Campionato di massima serie, e il fatto che quest’anno il Napoli si incorona re dei botti di ferragosto, fanno ben sperare per il buon esito dell’imminente stagione calcistica.

Le notizie di mercato che si avvicendano negli ultimi giorni, inoltre, lasciano facilmente concludere che, nonostante Ferragosto sia trascorso da qualche giorno, a Napoli si continua a far festa.

Luciana Esposito

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