Arnone: “Acqua Lete e il Napoli: un legame fortissimo. Parola Scudetto? Da tifoso non voglio pronunciarla”

arnoneIl primo evento del Napoli nella stagione 2013-2014 è dedicato allo sponsor. Stasera al San Paolo la seconda edizione dell’Acqua Lete Cup, voluta dal presidente Aurelio De Laurentiis per sottolineare il rapporto con l’azienda di Nicola Arnone, che ha rinnovato la collaborazione per il nono anno consecutivo. Un record, il segnale di un feeling profondo con la società azzurra. «Mi fa piacere sapere che per la partita con il Galatasaray c’è grande attesa da parte dei tifosi: si annuncia il tutto esaurito. D’altra parte questo legame tra Napoli e il Napoli è la ragione che ci spinse ad unire il nostro marchio al club nel 2005». Secondo anno in serie C1, erano tempi differenti da questi. «Sicuramente, ma abbiamo vissuto con grande partecipazione tutte le varie fasi. Ci affiancammo al Napoli perché la nostra azienda da oltre cento anni ha Napoli e i napoletani come punto di riferimento: in noi è forte il senso di appartenenza territoriale. La società è riuscita ad internazionalizzarsi attraverso un progetto che si è sviluppato grazie alla passione dei tifosi napoletani e al lavoro di De Laurentiis. Ho sempre avuto fiducia in questo progetto perché rappresenta un modo nuovo di fare calcio, senza follie, sulla strada che ha tracciato il Bayern Monaco». Lei è stato nel ritiro di Dimaro: cosa l’ha colpita? «Lo straordinario spirito e il clima di euforia che regnano in questo gruppo. Ho conosciuto Benitez, uomo che si distingue perché ha idee chiare ed è grande lavoratore, pignolo al massimo. Abbiamo scoperto amicizie comuni a Madrid, dove da quindici anni organizzo la “Coppa Giuseppe Arnone” di tiro al piccione abbinata alla prestigiosa “Copa de Oro” che vede anche la partecipazione di re Juan Carlos. Gli ho fatto gli auguri, auspicando che faccia grandi cose a Napoli nel solco della tradizione borbonica». Le operazioni di mercato sono state straordinarie: sorpreso da quanto ha fatto De Laurentiis, a cominciare dall’acquisto di Higuain e di altri due giocatori del Real Madrid? «No, perché lo conosco e lo stimo, so quanto forte è il suo sentimento nei confronti della squadra e della città. La società non si sta potenziando soltanto sotto l’aspetto tecnico, ma anche sul piano organizzativo, per essere al passo con la dimensione che è stata raggiunta e che senz’altro sarà sviluppata anche con un tecnico di grande esperienza internazionale come Benitez, che tra le sue qualità ha quella di “fare squadra” e di coinvolgere tutti nel suo lavoro: una componente che vale anche per la nostra azienda». Qual è stato il segreto dell’escalation del Napoli? «Non è stato sbagliato niente in questi anni ed è veramente difficile, specie in un simile settore, non commettere errori: De Laurentiis e gli uomini che lo hanno affiancato vi sono riusciti». Scudetto, il prossimo passo? «È una parola magica, esercita su tutti noi tifosi del Napoli un assoluto fascino: meglio non pronunciarla, ma questa squadra ha sicuramente le capacità per continuare a battersi ad alti livelli in un campionato che sarà ancora più difficile e competitivo».

Fonte: Il Mattino

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