Ultimo giorno e lo spettro di Higuain

E così ecco il nostro ultimo giorno a Dimaro. Un giorno con lo spettro di Higuain nelle strade, sul campo, in piazza, nel teatro comunale, in sala stampa. E invece, il nulla. Siamo andati all’allenamento mattutino con la sensazione che fosse presto. E trovavamo anche le motivazioni e le giustificazioni: “Deve riposare!”; “Si deve ambientare un attimo”; “Sta facendo ancora colazione!”; “Sta ancora discutendo sugli spiccioli con il Presidente!”. Insomma, le voci erano varie, ma tutte portavano a non vedere ancora Higuain sul campo, anche se in fondo in fondo un po’ tutti ci speravamo. E allora la mattinata se n’è andata tra uno striscione dedicato a Vitale, giusto per ricordargli cos’è il rispetto per i tifosi, e un altro per Higuain, giusto per ricordargli gli argentini cosa vengono a fare qui da noi. Che non si sa mai!

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Abbiamo, poi, saputo che alle 19:30 era prevista la conferenza stampa di presentazione del Pipita. E allora a quel punto la speranza di vederlo in campo per l’allenamento del pomeriggio, anche solo per un saluto, era diventata sempre più concreta. Siamo arrivati quasi convinti che da lì a qualche minuto sarebbe arrivato il Presidente, spavaldo più che mai, a farci vedere 40 milioni come sono fatti. E invece niente. L’allenamento è stato pure interessante. Basti pensare che ha segnato anche Donadel. Ma, al termine, tutti ci aspettavamo i fuochi d’artificio. Soprattutto dopo che abbiamo saputo che la conferenza stampa era stata annullata per dare la possibilità  anche a testate straniere di venire. E invece, il nulla.

Siamo poi andati in piazza la sera per ascoltare il capitano del futuro, Marek Hamsik e lo staff tecnico. Convinti che prima o poi sarebbe apparso il Presidente con l’argentino. Abbiamo ascoltato circa dieci volte la domanda sulla diversa preparazione atletica, abbiamo ascoltato circa dieci volte la stessa risposta. Abbiamo sentito Marek dire che se dovesse succedere quella cosa lì non si rasa a zero perché sarebbe orribile, anche se lui non è mai orribile, ma si fa la cresta azzurra. Abbiamo sentito Pecchia ricordare i suoi tempi e dire che la società è diversa. E aggiungerei anche “Meno male!”. Abbiamo ascoltato il preparatore dei portieri dire che Rafael è un mostro e che Reina lo è anche di più. A vederlo, anche lui! Insomma, abbiamo sentito più di un’ora di domande, alcune anche interessanti, con un pizzico di speranza sempre più affievolita di avere la sorpresa. E invece, il nulla.

A Higuain continuano a nasconderlo in albergo, probabilmente incappucciato, senza scarpe e con documenti sottratti. Chissà che non ci inviino solo un pezzo d’orecchio lunedì al San Paolo. Fatto sta che la presentazione era stata rinviata a mezzogiorno di domani ed è stata annullata anche questa. Per cui, a questo punto, è lecito domandarsi se sia arrivato veramente o che non sia stato il sosia ad affacciarsi ieri sera al balcone. Comunque noi ce ne andiamo da Dimaro un po’ con l’amaro in bocca, ma già con un biglietto per una partita in tasca. E questa è cosa buona e giusta. E allora, amici miei, ci vediamo finalmente in curva, lunedì sera, per un’amichevole di lusso, un nuovo inno, delle ragazze che si dimenano da cui mi dissocio e il pezzo d’orecchio del Pipita.  Sperando che venga pagato presto il riscatto e che qualcuno liberi il campione che tutti impazientemente aspettiamo.

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