Stadio, è sfida all’O.K. Corral

sfida stadioSfida Stadio Come in tutte le sfide all’ultimo colpo, anche in quella per il nuovo Stadio del Napoli, si attende il momento giusto per sferrare il colpo buono, e così il presidente Aurelio De Laurentiis coglie al balzo l’occasione del primo Forum durante il ritiro di Dimaro, al termine della giornata che ha visto il disco verde da Comune ed Uefa per il San Paolo per lanciare e ribadire la sua posizione.

Voglio il San Paolo Tutta la questione degli stadi da rifare verte intorno a una questione centrale, la proprietà. Per operare un salto di qualità nella crescita di un club è necessario che lo stesso club cominci ad avere delle proprietà immobili (Centro Sportivo, Stadio, Uffici, Negozi) sui quali basare la propria ricchezza e la propria stabilità finanziaria sul medio-lungo periodo. Perché? Innanzitutto disporre in maniera totale di uno stadio consente di poterne programmare l’uso e lo sfruttamento nella miglior maniera possibile senza ovviamente mai danneggiare l’attività principale (giocarci a calcio), in seconda battuta non meno importante un bene immobile rappresenta una garanzia per ottenere liquidità, denaro per eventuali investimenti. Ora a noi comuni mortali un mutuo o un prestito raramente lo danno, ma se non ha una garanzia solida fatta di calcestruzzo e mattoni le tue chance da basse diventano nulle.
Sulla scorta di queste e mille altre considerazioni, il Calcio Napoli ritiene insoddisfacente l’ipotesi prospettata dal Comune di una Convenzione lunga trent’anni (o più), con la gestione dell’impianto, restando però di fatto in affitto, e dopo aver trasformato lo Stadio con un restyling e averlo mantenuto con un adeguato piano di manutenzione, trovarsi ad essere di nuovo alla mercè dell’Amministrazione di turno nei giochi di piccolo potere che si scatenano quando c’è da stipulare una convenzione.
Dall’altra parte il Comune ha uno stadio in centro città, la posizione è invidiabile per centralità e infrastrutture, e pensa ovviamente nell’interesse della collettività di aver maggior vantaggio a non vendere, a lasciare che un privato ristrutturi lo stadio a sue spese e poi lo gestisca pagando un canone d’affitto, bella la vita, eh? Una importante apertura del Sindaco De Magistris però è avvenuta ieri, parlando con alcuni cronisti ha affermato che la vendita è un’opzione come una convenzione a 99 anni, tuttavia il presidente De Laurentiis continua a insistere che non è la stessa cosa e punta dritto alla proprietà dell’impianto.

Divergenze Di fronte a posizioni tanto diverse, entrambe legittime perché figlie di diversi interessi diventa ogni giorno che passa più difficile pensare che si raggiungerà un accordo per lo Stadio San Paolo, il presidente  De Laurentiis l’altra sera ha appunto affermato che entro il 31 luglio vuole una risposta relativamente alla disponibilità del Comune a vendere lo Stadio San Paolo, diversamente ha già a disposizione 60 ettari di terreno a Caserta per realizzare lo Stadio e il Centro Sportivo, grazie anche alla già manifestata disponibilità dell’Amministrazione Locale del capoluogo casertano. Qualcuno dirà, ma il Sindaco De Magistris non aveva detto che voleva far costruire un nuovo stadio a Ponticelli? Si, ma sarebbe sempre stato costruito da terzi con il Napoli in affitto, e quindi una soluzione che non interessava alla società sportiva.

Futuro Ad oggi la sola data certa è il 30 giugno 2014, quando scadrà l’attuale Convenzione d’uso per lo Stadio San Paolo, e in mancanza di un rinnovo il Napoli non potrà giocare più a Fuorigrotta, è uno scenario che alla luce delle attuali tensioni è più di un’ipotesi, ma poiché qualora il Napoli decidesse di costruire un nuovo stadio altrove, sarebbero necessari almeno 18-24 mesi prima averlo a disposizione, si dovrebbe trovare una soluzione per giocare almeno un’altra stagione al San Paolo, e non sarà facile. Nel frattempo a restare sulle spine sono i tifosi, sarebbe bello che Comune e Calcio Napoli organizzassero un incontro pubblico insieme esprimendo le rispettive posizioni in maniera chiara al più presto in modo da poter intraprendere velocemente il percorso migliore per generare benifici per la società, la città di Napoli e i suoi cittadini e tifosi.

Andrea Iovene

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