Arriva Albiol, come cambia la difesa del Napoli

arriva albiolArriva Albiol a Napoli, o almeno così sembra. Il difensore spagnolo pare aver scavalcato nell’ordine di preferenza Rami, ed essere ormai prossimo (probabilmente nelle prossime 24-48 ore) a firmare con il Napoli. Inevitabilmente vista l’insistenza con la quale si è cercato un difensore di piede destro molti si sono domandati se questo voglia dire l’accantonamento di Cannavaro, ma andando a guardar bene non è così. Di fatto giocando in una difesa a quattro, cala l’esigenza di avere un centrale mancino, poiché mentre nella difesa a tre il mancino deve chiudere sul suo lato esterno e poi fare la diagonale difensiva opposta trovandosi a contrastare in prima battuta proprio con il sinistro l’avversario che entra in area, nella difesa a quattro questa necessità muta. Infatti i due centrali si vengono a trovare più stretti e devono occuparsi principalmente di chiudere gli spazi centrali, oppure andare a raddoppiare con i terzini verso l’esterno. Cannavaro quindi non sarebbe escluso automaticamente dall’inserimento di Albiol, ma potrebbe semplicemente spostarsi alla sua sinistra senza grossi problemi di posizionamento; infatti non sono infrequenti difese che presentino centrali tutti dello stesso piede, non ultima quella dei finalisti di Champions del Dortmund, dove sia Hummels che Subotic sono entrambi destri di calcio.

In Europa Al momento comunque nella rosa dei difensori del Napoli c’è il solo Britos come mancino, e che potrebbe essere rivalutato dal modulo difensivo a quattro, potendo in spazi più stretti far valere la sua prestanza fisica in marcatura e nel gioco aereo. Tra i vari nomi accostati al Napoli in questo mercato (Agger, Skrtel, Rami, Albiol) si ritrova come tratto comune l’altezza (circa 1,90 m) e la struttura fisica importante, il perché di questa scelta è da ricercarsi nel tipo di gioco che si pratica prevalentemente nelle competizioni Europee, non a caso il Napoli nelle ultime stagioni ha sofferto molto in fase difensiva i cross dalle fasce e i calci piazzati verso l’area, sia nelle gare di Champions che in quelle di Europa League. E’ evidente ai più come tra le principali squadre europee, prevale la scelta di difensori molto prestanti, forti fisicamente e alti (Pepe, Varane, Sergio Ramos, Piqué, Terry, Ivanovic, Cahill, Lescott, Toure, Kompany, Dante, Boateng, etc) quasi a voler consolidare l’idea che la propria area di rigore debba essere presidiata da elementi di un certo spessore fisico prima ancora che tecnico.

E dunque nell’ottica Napoli resterebbero da valutare le posizioni di Fernandez e Uvini, con uno dei due o entrambi destinati a partire, considerato che Gamberini per la sua duttilità (possibilità di giocare centrale e terzino nella difesa a quattro) forse si lascia preferire, anche se non è da escludere una conferma di Fernandez benché il giovane argentino abbia manifestato il desiderio di una continuità di impiego in vista del Mondiale 2014.
Quindi è cambiato il modulo con Benitez ma non solo, è cambiata anche l’idea-tipo del difensore utile al calcio pensato dallo spagnolo, resta da vedere quanto velocemente sapranno adattarsi gli elementi in rosa per migliorare ulteriormente il rendimento di quella che è stata la seconda miglior difesa nella scorsa stagione.

Andrea Iovene

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