Leandro Damiao, mix perfetto di potenza e velocità

Leandro DamiaoConosce la sofferenza. E questo, per Leandro Damiao, l’attaccante individuato dal Napoli per prendere il posto di Cavani, è già un bel biglietto da visita. Poi ci sa fare con il pallone, facendosi rispettare in area di rigore e sfuggendo alla marcatura grazie ai suoi trascorsi da centrocampista, e questo è un altro titolo di merito. Ma sarebbe la prima volta che lascia il Brasile per confrontarsi con un altro calcio e qui un minino di remora rientra nella logica. Ma Leandro Damiao è corteggiatissimo. Lo cerca lo Zenit, l’avevano seguito Roma e Juventus, sono sempre interessati Bayer Leverkusen e Shakhtar Donetsk. Lo conosce abbastanza anche Benitez: tre anni fa, l’attaccante brasiliano partecipò con l’Internacional di Porto Alegre al mondiale per club disputatosi ad Abu Dhabi ma venne eliminato a sorpresa dal Mazembè, formazione congolese, quest’ultima travolta poi dall’Inter di Rafa Benitez con reti di Pandev, Eto’o e Biabiany.

GLI INIZI  – Damiao compirà ventiquattro anni il prossimo 22 luglio. Ha fatto abbastanza gavetta prima di mettersi in mostra nell’Internacional di Porto Alegre. A diciassette anni giocava ancora sui campi di periferia di San Paolo. La svolta arrivò nel 2007 quando passò all’Atletico Ibirama, stato di Santa Catarina. “E lì mi dissero che non ero bravo, tanto che sono stato sul punto di smettere e tornarmene ad aiutare la mia famiglia” dichiarò in un’intervista al sito internet della Fifa. Venne ceduto in prestito in terza divisione, alla Deportiva de Outubro; poi tra il 2008 e il 2009, altre esperienze nel Nautico Marcilio e nella Cidade Azul, finchè non lo scoprirono gli osservatori dell’Internacional e lo tessererarono per la formazione giovanile. Fu qui che si fece conoscere anche in Italia, nel torneo Città di Torino del 2009, vincendo il trofeo con l’Internacional ed anche la classifica dei marcatori con 13 reti. Fu, quindi, un tecnico uruguaiano, Jorge Fossati a portarlo in prima squadra e Damiao, dopo aver tolto il posto ad Alessandro, spinse i suoi a vincere anche la Coppa Libertadores del 2010 realizzando un gran gol al Chivas al termine di una controfuga di cinquanta metri.

LE CARATTERISTICHE – Si tratta di una punta perlomeno atipica. Damiao, nonostante l’altezza e la stazza, 187 cm per 84 kg, è anche scattante. Arretra spesso senza dare punti di riferimento. Possiede velocità nella progressione. Rispetto a Neymar è meno tecnico ed abile nei ricami ma più concreto sotto porta. Damiao, abile anche nel gioco aereo, sa fare reparto da solo ed aiutare il collettivo, se occorre. Agisce indifferentemente al centro come sulle fasce. Ed usa prevalentemente il destro.

IL RENDIMENTO – E’ cresciuto progressivamente. In totale, nel campionato brasileiro ha realizzato 28 reti in 72 gare. E nella Coppa Libertadores altri 11 gol in 19 presenze. Vanta anche 17 presenze nella nazionale verde oro tra gare ufficiali ed amichevoli, con tre gol. Per blindarlo, l’Internacional mise una clausola altissima di 50 milioni di euro ma ora pare sia deciso a cederlo intorno ai venti milioni di euro. Damiao ha il contratto che scade nel 2017 e dalla sua una carta d’identità da fare invidia: è nato, infatti, a Jardime Alegre, il 22 luglio 1989.

Fonte: Il Corriere dello Sport

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