Aumenta l’internazionalizzazione di un Napoli senza confini…

mertensBenitez ha detto che il suo Napoli non si porrà limiti, per adesso non conosce confini. C’è un emissario azzurro in ogni dove pronto a chiudere le trattative imbastite da Bigon o, magari, a cedere qualche giocatore in esubero tra quelli che da queste parti hanno deluso le aspettative. E’ il caso di Ignacio Fideleff, argentino che è in prestito al Maccabi in Israele e potrebbe trasferirsi al Nacional di Montevideo in Uruguay, e di Christian Chavez, appetito dall’Aldovisi, dall’Atletico Paranà e dall’Almirante Brown, con il quale ha giocato l’ultima stagione in prestito. Se il Napoli riuscisse a cederlo a titolo definitivo, libererebbe un altro posto da extracomunitario e si avvicinerebbe di più a Julio Cesar.

Made in Brasile Il mercato non ha rotte delineate, si va dove è necessario. Anche in Brasile, dove fino a questo momento il Napoli di De Laurentiis non aveva mai prelevato alcun elemento. Invece, ora continua ad essere sulle tracce di Damiao, chiamato a ripetere i fasti dei vari Careca, Altafini e Vinicio. Proprio Careca lo aveva segnalato al club azzurro un paio di stagioni fa. Consiglio rimasto, però, inascoltato. A passo di samba, il d.s. Riccardo Bigon si muove anche per Julio Cesar, che ha dimostrato come la scuola carioca dei portieri sia tra le migliori al mondo. Il Napoli sta parlando di lui in Inghilterra con il Qpr, ma intanto è stato a San Paolo per chiudere con il Santos per Rafael che arriva oggi in Italia. In pratica, il club azzurro che in tutta la sua storia ha avuto appena due portieri stranieri, Renard e Navarro, entrambi nell’era De Laurentiis, potrebbe trovarsi adesso con una coppia di giocatori brasiliani tra i pali.

Qui Spagna Il processo di internazionalizzazione tanto caro a De Laurentiis si sta compiendo. Non a caso, è pronto a sbarcare a Napoli lo spagnolo Callejon, uno che in Champions si esalta: 7 gol in 9 partite. Lo spagnolo è la lingua quasi ufficiale dello spogliatoio azzurro, ma dalla penisola iberica, in realtà, è arrivato un solo giocatore nella lunga storia del Napoli: si tratta di Victor Ruiz, che con Mazzarri ebbe però poco spazio. L’Europa è il circuito più battuto dallo scouting azzurro, che si è fiondato innanzitutto su Mertens del Psv che fece faville in Europa League contro Fernandez e compagni.

Pesca europea Del resto, il Belgio è un Paese in grande crescita calcistica e certamente Mertens lascerà il segno più dei connazionali che l’hanno preceduto: Crasson e Renard. Saranno tantissime le nazioni rappresentate il prossimo anno nello spogliatoio del Napoli: allo stato attuale sarebbero addirittura undici, dodici considerando l’austriaco Hoffer, che però è destinato ad andar via. Insomma, un vero e proprio melting pot di razze, abitudini e anche di scuole calcistiche. Benitez, che non a caso parla correntemente tre lingue, dovrà trovare la sintesi, riuscire a compattare il gruppo e farlo rendere al meglio. Anche perché la lingua del pallone, invece, è universale, ma Paolo Cannavaro già è pronto ad insegnare a tutti i nuovi compagni il dialetto napoletano.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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