A Parigi col Monaco

allenamento_napoli_castel_volturno_spazionapoli_foto (93)_cavaniParigi, in fondo, val bene una Messa? Insomma, citando l’autorevole precedente storico, vale la pena rinnegare le proprie tradizioni, convertirsi prezzolatamente alla fede cattolica, e salire al trono di Francia? E dunque: in cosa il trono di Francia prevale ed eccelle rispetto al Borgo della Dea Partenope? La domanda sembra retorica, e la risposta ovvia: soldi e vittorie. Il Dio denaro può, dunque, vincere persino l’inquantificabile e travolgente affetto del tuo pubblico, che ha riempito le curve del tuo cuore e gridato ad ogni tua impresa. Al diavolo la maglia azzurra. Meglio un blu un pò più intenso. Meglio Parigi insomma.  Eppure, poco più ad est della Francia, nel regno della Baviera che è oggi la capitale del calcio, un comunque ricco eroe dei tempi moderni decide di fare una scelta diversa, opposta. Lo scenario è quello dei film romantici, in cui per una adolescenziale utopia, è sempre il primo amore a catturare il tuo cuore, ed a rendere sbiadito ed opaco qualsiasi corteggiatore successivo. La motivazione, essa sì, è banale, semplice: non c’ è soldo, in amore come nel calcio, che possa comprare e corrompere il ricordo del primo amore. Dunque, per Gomez, precedenza alla Fiorentina, che prima di tutte s’era mossa. E non importa se il Napoli, forte della partecipazione alla coppa più ambita, abbia offerto un contratto più cospicuo al giocatore (contratto tuttavia non comprensivo del “pomo della discordia” rappresentato dai Diritti di Immagine). Se ti sei promesso, se hai deciso di aspettare, non c’è nobile con Ferrari che tenga. Persino con la Ferrari si può arrivare tardi.

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