SPAZIO-ESTERO, FIFA CONFEDERATIONS CUP 2013. Bonucci condanna l’Italia. Spagna in finalissima, ma con molto affanno

FIFA Confederations Cup 2013Sarà dunque la Spagna a fronteggiare il Brasile nella finalissima di Domenica notte, al Maracanà. Le “Furie Rosse” si sono imposte sull’Italia solo ai calci di rigore, al termine di una partita decisamente equilibrata, durante la quale mai gli Spagnoli hanno avuto il totale predominio di gioco, come si presumeva alla vigilia, ma anzi soffrendo in più di qualche circostanza le sortite azzurre.

Al Castelao di Fortaleza, la Spagna parte fortissimo ma dopo pochi minuti si intuisce che la serata non è delle migliori per Xavi e compagni. Errori di misura ed imprecisioni che mai si sono viste tutte insieme, lasciano presagire che forse l’Italia non parta proprio battutissima.

Le occasioni migliori del primo tempo sono prevalentemente di marca italiana, e portano la firma di Maggio. Il laterale napoletano gioca la sua migliore prestazione in nazionale, mettendo in crisi in coadiuvazione con Candreva, il settore sinistro spagnolo, ove Jordi Alba e Pedro faticano a contenere il dinamismo dell’asse azzurro.
Purtroppo però, i due colpi di testa con cui il numero 2 dell’Italia hanno più il sapore del gol divorato che della normale occasione sprecata, al di là della bravura di Casillas nel salvare la “baracca” spagnola.

Dal canto loro, la Spagna riesce pericolosamente a farsi viva con Torres che, nel suo unico guizzo degno di nota, si libera di Barzagli ma vede spegnersi sul fondo il suo diagonale di sinistro. Poi, tra un capovolgimento di fronte e l’altro, termina il primo tempo. Nonostante lo 0-0 e l’afa ruggente di Fortaleza, la partita risulta piacevole.

La ripresa vede una Spagna più intraprendente, ma la sua azione non è la solita cinta d’assedio all’avversario, ma un gioco più “italianizzato” fatto di ripieghi nella propria metà campo e riavvii veloci della propria azione. L’Italia rischia poco, a dire la verità, anche nel secondo tempo, almeno fino all’ingresso in campo di Jesus Navas, che con la sua velocità offre un’alternativa alle statiche percussioni spagnole. Le avverse condizioni climatiche allungano e sfilacciano le due squadre, che riescono a produrre qualche occasione, ma lontane dal potersi davvero definirsi pericolose. Casillas deve prodigarsi in qualche uscita alta, mentre Buffon deve impegnarsi dalla conclusioni dalla distanza proprio di Jesus Navas. Il tutto, fino al triplice fischio di Webb, che manda le due squadre ai supplementari.

Proprio nell’appendice supplementare le due squadre costruiscono le loro migliori occasioni per portarsi in vantaggio. A pochi minuti dal termine del primo tempo, Giaccherini scarica il suo sinistro a botta sicura su un pallone pervenuto da destra; come contro il Giappone, la sortita del tornante juventino si stampa contro il palo, a Casillas praticamente fuori causa.

Il vantaggio azzurro, almeno sul conto dei “legni” viene pareggiato nel secondo tempo supplementare, quando una bordata di Xavi dal limite, trova incerto Buffon che con una respinta un po’ goffa manda il pallone sul palo alla sua sinistra, con Jesus Navas che mette sul fondo la respinta. E’ la prova definitiva che la finalista di questo torneo sarà designata solo con l’ausilio dei calci rigore, così come effettivamente accade, da lì a pochi minuti, quando Webb decreta le fine delle ostilità, almeno quelle a pallone in movimento.  Si va ai rigori, così come accadde nei quarti di finale di Svizzera-Austria 2008. Allora fu la Spagna a trionfare.

La lotteria dei penalties vede prima l’Italia aprire le danze: Candreva scherza Casillas con il “cucchiaio”, mentre Xavi spiazza Buffon con un estrema precisione. Aquilani fredda Casillas, che intuisce però la direzione, così come Iniesta, sul quale Buffon non può nulla. De Rossi scarica sotto la traversa, mentre Pique spiazza Buffon. Giovinco lascia di sasso l’estremo difensore iberico mentre Sergio Ramos stavolta non ripete la pessima performance dagli undici metri della semifinale di Champions League 2011-2012. Chiudono la rassegna dei “tiratori scelti” Pirlo e Mata, che trasformano il loro rigore. Si va ad oltranza.

Montolivo e Busquets realizzano, poi sul dischetto si presenta Bonucci. Il centrale juventino calcia alle stelle regalando il match point alla Spagna, che affida a Jesus Navas l’occasione di centrale la finalissima. Il tornante, neo acquisto del Manchester City, non si lascia sfuggire l’0ccasione, battendo Buffon e regalando il Maracanà ai suoi. 

L’Italia è eliminata, ma può rincuorarsi alla luce di una buona prestazione, che ha visto gli azzurri tenere botta a larghi tratti la Spagna, nonostante l’assenza di Balotelli e gli acciacchi di alcuni calciatori che, a lungo andare, erano sulle gambe. Per gli azzurri c’è comunque da ottemperare alla finale del terzo posto, dove incontreranno l’Uruguay di Cavani. Domenica notte saranno invece Brasile e Spagna a chiudere la manifestazione. Era la finale annunciata alla vigilia , ed è esattamente la finale a cui assisteremo. Sicuramente sarà spettacolo, comunque vada, in attesa del “vero” mondiale che aspetterà queste protagoniste la prossima estate.

FIFA CONFEDERATIONS CUP 2013
SEMIFINALE
Castelao, Fortaleza

SPAGNA v ITALIA 0-0 (7-6 d.c.r.)

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