La delusione di Careca: “Perchè il Napoli non ascolta i miei consigli?”

DELUSIONE CARECAE’ diventato nonno di David Luca, fa l’opinionista per una tv di Campinas e gioca a calcetto in partite show, di esibizione. Serena è la vita di Antonio de Oliveira Filho, in arte Careca, 53 anni da compiere in ottobre. L’ex centravanti del Napoli dello scudetto 1990 e della Coppa Uefa 1989 ha il bell’aspetto del 50enne in forma. Ieri ha partecipato alla sfida di showbol — calcetto nella gabbia, con palla sempre in gioco — tra vecchie glorie di Brasile e Italia, manifestazione organizzata dalla Pirelli nella sede del Botafogo, e ha parlato a lungo di calcio. Nelle sue parole una discreta dose di rammarico: il Napoli non lo considera e Careca soffre. “Ho Napoli nel cuore, ma in società non hanno fiducia in me. Negli anni gli ho proposto tanti giocatori: Luis Fabiano, Fred, Hernanes, Damiao. Non hanno mai accettato nessuno dei miei consigli. Non credono in me e non so perché. Mi dispiace, non sono interessato ai soldi, ma al bene del Napoli”.

Quando è stato l’ultima volta in città?
“Un anno fa. Ho conosciuto Mazzarri, competente, studioso e simpatico. Mi piacerebbe ritornare a Napoli. Non da allenatore, ma con un ruolo a contatto coi giocatori”.

Che cosa ne pensa del nuovo allenatore Benitez?
“E’ bravo, ha esperienza, però è più importante che il Napoli non venda Cavani. Senza il Matador la squadra perderebbe il 70% della sua forza”.

Il Napoli può vincere lo scudetto?
“Per riuscirci deve migliorare la difesa”.

Ha suggerito giocatori ad altre società?
“Sì, al mio amico Bruno Conti della Roma. Gli ho mandato un ragazzo molto interessante, Fabricio, che ha superato il provino. Non l’ha preso perché non ha il passaporto italiano”.

La squadra italiana più forte?
“La Juve. Non ha un gioco spettacolare, ma è regolare, precisa. Riflette le caratteristiche del suo allenatore. Conte da giocatore era così”.

Il Milan?
“Vendere El Shaarawy sarebbe un grave errore. Quel ragazzo ha stile”.

L’Inter?
“Se prendono Paulinho, non sbagliano. E’ il miglior numero 8 del campionato brasiliano. Ha qualità di passaggio, fisicamente è un carrarmato, va dritto alla porta”.

Balotelli e Neymar: chi è più forte?
“Sono diversi. Balotelli ha un fisico bestiale e possiede buona tecnica. Neymar deve crescere dal punto di vista tattico. Tecnicamente Neymar è superiore: al Barcellona migliorerà tantissimo, diventerà grande”.

La Nazionale di Prandelli?
“E’ in una fase di transizione, è molto forte in difesa. Pirlo ha una certa età, ma rimane il cervello della squadra. Le squadre migliori sono quelle che mescolano giovani e anziani”.

Chi vincerà il Mondiale del 2014?
“Il Brasile deve crescere. Le mie favorite sono Spagna, Germania e Argentina. La Germania più delle altre”.

Chi è l’erede di Careca?
“Pato è quello che mi assomiglia di più. Destro, sinistro, testa: non gli manca niente. Però è fragile, subisce tanti infortuni”.

Careca, arrivederci a Napoli.
“A Napoli di sicuro. Al Napoli non lo so, non credo”.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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