Da Zuniga a De Sanctis, passando per Inler: tanti gli azzurri richiesti

MERCATO IN USCITA NAPOLIMERCATO IN USCITA NAPOLI | C’e’ chi è già andato, chi dovrebbe e chi potrebbe andare.  Si compra. E tanto. E bene. Ma di questi tempi bisogna anche vendere. Lo impone il bilancio, che è d’obbligo tenere a posto. Lo chiedono quelli che sperano di cercare fortuna altrove. E un po’ se l’aspetta pure Benitez. Che il Napoli vuole costruirselo a sua immagine e somiglianza. Forte, completo in ogni reparto. Seguendo però sempre e solo le sue idee, sul numero dei giocatori e soprattutto la qualità. Che deve crescere, aumentare, estendersi a tutta la rosa: due giocatori per ruolo. Ma davvero. Perché c’è la Juve da rincorrere e la Champions da godersi, giocandola facendosi rispettare. Ovunque.  E allora nessuno tocchi Zuniga. Che tutti vogliono. Ma che forse è cedibile solo per proposte indecenti. Offerte scioccanti. Tutte avvisate, anzi consapevoli. L’Inter, la Juve e le grandi d’Europa sanno: se Zuniga non rinnova, resta e va a scadenza. Parola di De Laurentiis. Punto e basta. Anzi, due punti. E non perché il discorso si possa ancora sviluppare. Un punto è per Zuniga, l’altro per Behrami. Incedibile anche lui. “Giocheranno con noi”.

PROGETTI – La rassegnazione una conseguenza della fermezza. Progetti chiari e definiti. Poi chi ha soldi, offra pure. Che se ne può sempre parlare. Di tutto il resto. Inler un’idea di tanti. Ci pensa il Milan, piace ad Allegri. Che del turco napoletano è un’estimatore. Palleggio, senso tattico, tiro maligno e un po’ di gol nei piedi. Inler imperiale per metà della passata stagione. Imperiale e perciò giusto anche per Fatih Terim. Che imperatore lo è del Galatasaray. I sussurri sono continui, i soldi abbastanza. Mai però quanto la voglia di Inler di restare a Napoli: il benvenuto dato a Benitez sul proprio profilo Facebook è una manifestazione di volontà.  Mani avanti di Inler, guanti chiusi di De Sanctis. L’ipotesi Roma è respinta. Due anni di contratto, le notti Champions e l’attaccamento alla maglia bastano per rimanere. Se poi le voci su tutti gli altri portieri continueranno a girare, dovranno essere bloccate. A guanti aperti, stavolta. Pochi soldi in giro, tante suggestioni però. La crisi aguzza l’ingegno. Crea situazioni, possibilità, discorsi ovviamente ancora tutti da approfondire. Perchè poi è Benitez che decide. E per ora, Rafa, sta valutando.

SCELTE – Calaiò al Torino sarebbe un romantico ritorno. Pandev al Monaco è una chiacchiera da salotto monegasco. Britos ceduto, invece, è ora solo una possibilità minima. Ma al mercato tutto può sempre accadere. E’ il calcio d’estate. E il pallone rimbalza come sulle spiagge: che fatica stargli dietro. Poche le certezze. Eppure qualcuna c’è. Donadel cerca squadra: Parma è un sussurro che non ha fatto l’eco. Rosati ha spalle larghe e mani grandi per riprendersi fiducia, applausi e una porta da titolare altrove. Gamberini ed El Kaddouri temono di giocare poco. Dossena torna, ma sarà solo di passaggio. Come probabilmente Fernandez. E di sicuro Gigi Vitale: dieci gol in B. Il sinistro un tiro mancino a chi non credeva in lui. La Ternana può riscattarne la metà per 500 mila euro. Poi sarà bagarre. Torino, Catania e Livorno si muovono.  Il prezzo è destinato a salire. Vendere bene è sempre un affare. Vendere per reinvestire lo è anche di più. Tesoretto Napoli.

Fonte: Corriere dello Sport

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