A volte ritornano. Fernandez, Cigarini e Vargas ora non possono più fallire

eduvargasCALCIOMERCATO NAPOLI | “Sarà un Napoli giovane, forte e tuost”. Furono queste le parole di Aurelio De Laurentiis come risposta ad un tweet di un tifoso un po’ scettico sul mercato azzurro e soprattutto sulle intenzioni del presidente di costruire una grande squadra. La sua voglia di costruire un modello tipo Borussia Dortmund è ormai una dichiarazione trita e ritrita, condita in tutte le salse possibili ed immaginabili, a volte proposta come mania di grandezza e voglia di far emergere nell’Olimpo del calcio mondiale il suo Napoli, altre volte invece è sembrata essere il giusto pretesto per attaccare l’operato del massimo dirigente azzurro e dimostrare come il buon Aurelio sia più un dirigente legato ai denari che un presidente tifoso. De Laurentiis però vuole dimostrare che con i giovani si può vincere e soprattutto si può costruire una squadra forte che possa permettere al Napoli di continuare la sua linea economica basata sul rispetto del fair play finanziario. La scelta di Benitez è significativa. Gioco spettacolare, allenatore d’esperienza internazionale e vittorioso in tutte le lingue del mondo ma con la bravura di lanciare tanti giovani di talento. Al Chelsea è riuscito a dimostrare il livello tecnico, ancora inespresso in maglia blues, dei giovani Hazard, Oscar e Azpilicueta, talenti che hanno permesso alla squadra di Londra di affermarsi in Europa League. E “don Rafael”, da quanto riportano alcune indiscrezioni, potrebbe fare al Napoli la stessa cosa: lanciare tre giovani ancora sotto contratto con la ssocietà partenopea e affidare loro le chiavi del nuovo progetto Napoli. Si tratta di Federico Fernandez, difensore argentino attualmente al Getafe, Luca Cigarini, scorsa stagione all’Atalanta, e infine Edu Vargas, in forza al Gremio.

“EL FLACO” – Federico Fernandez vuole finalmente dimostrare la sua continuità di rendimento anche in maglia azzurra. Strano il caso del giovane difensore sudamericano: riserva d’èlite al Napoli nella vecchia difesa a 3 di Mazzarri, ma titolare nella difesa a 4 della sua Argentina con i tanti complimenti del suo tecnico Sabella. A gennaio Bigon decise di mandarlo in prestito al Getafe in Spagna, su gran richiesta del gigante argentino, stanco del suo utilizzo con il contagocce e di avere una considerazione pressocchè inesistente. Fernandez non ha fallito la sua occasione. Sei mesi da urlo in terra iberica, tante prestazioni condite da appalusi fragorosi giunti sia dai tifosi che dagli addetti ai lavori ed “esame di riparazione” passato alla grande. Il Getafe si era mosso per farlo restare almeno un altro anno, fino al mondiale 2014, grande obiettivo del buon Federico che però non ha battuto ciglio e affermato più volte di voler ritornare al Napoli, sia perchè legato a Bigon, l’unico a credere nelle sue potenzialità, sia perchè volenteroso di affermarsi con la maglia azzurra. Con Benitez si passerà finalmente alla difesa a 4 e Fernandez pregusta già l’idea di poter diventare un titolare inamovibile. L’ex Estudiantes è stato già bloccato dal tecnico iberico, che ha spiegato sia a Bigon che a De Laurentiis che il punto cardine della sua nuova difesa sarà proprio lui, gigante buono con il Napoli nel cuore.

“GOLDEN BOY” – Luca Cigarini potrebbe essere una delle sorprese più piacevoli che il Napoli potrebbe ritrovare a Dimaro, in virtù del prossimo ritiro estivo. Il giovane regista ex Parma, potrebbe clamorosamente ritornare nella città del Vesuvio, non per un’altra passeggiata che possa minare il suo programma di crescita come fu quella del 2010, ma questa volta per affermarsi definitivamente non solo a Napoli ma nell’intero panorama calcistico europeo. Pirlo ha più volte decantato le lodi del centrocampista emiliano definendolo, insieme a Verratti, il suo erede. Anche Benitez ha dimostrato grande stima del calciatore attualmente in forza all’Atalanta. Insieme ad un mediano forte fisicamente, Behrami dovrebbe essere inamovibile nel nuovo schacchiere tattico nonostante il pressing della nuova Inter targata Mazzarri, lo spagnolo vuole un giocatore bravo tatticamente ma capace di prendere la squadra per mano e guidarla nella costruzione dell’azione. Un giocatore dalle doti tecniche ma anche dalla buona consistenza fisica, identikit che risponde  alle caratteristiche di Cigarini, mediano dalla grande visione di gioco e dallo spiccato temperamento, capacità che gli hanno permesso di fare bene nell’intera stagione scorsa nel centrocampo a 4 di Colantuono. Sarà importante valutare però se il calciatore stavolta sia pronto dal punto di vista mentale a sostenere le critiche e le pressioni di una piazza importante come Napoli, fattori che lo bloccarono per poi allontanarlo definitivamente dal San Paolo pochi anni fa. Proprio per questo sarà importante convincere a pieno sia il giocatore che il suo agente, Giovanni Bia, più volte restio ad accettare una nuova chance in maglia azzurra, oltre che discutere con l’Atalanta. La società del presidente Percassi, infatti, ha sul giocatore un diritto di riscatto della metà del cartellino fissato sui 5 milioni, cifra non impossibile per le casse della società orobica e che potrebbe accendere sirene di mercato poco gradite sia al giocatore che alla società campana. Con il ritorno di Cigarini, dovuto anche alla scarsa considerazione che Bigon ha di Lucas Pezzini, centro-mediano del Liverpool e prima richiesta di Benitez, potrebbero aprirsi scenari importanti di mercato in casa azzurra: Inler e Dzemaili mal digerirebbero una possibile esclusione dai top 11 e anche qui l’estate potrebbe annunciarsi roventissima per il diesse Bigon.

“TURBOMAN” – Infine c’è Edu Vargas, il cileno dalle gambe velocissime e dal talento ancora inespresso. Dopo la breve esperienza al Napoli condita da quella tripletta magica alla prima di Europa League contro l’Aik Solna, l’ex Universidad ha fatto bene al Gremio, diventando un idolo della torcida blu. Fortemente voluto da Luxemburgo, Edu ha trascinato a suon di prestazioni e gol importanti i suoi fino agli ottavi di Libertadores, per poi essere eliminato dal Santafè negli ultimi minuti, divorandosi un gol clamoroso. Gli ennesimi episodi sfortunati che fanno di questo giocatore un ragazzo dal talento spropositato ma anche falcidiato a volte dalla mancanza del “fattore C”. Benitez però ci ha messo gli occhi su già da un bel po’ e vorrebbe portarlo in ritiro per poterlo conoscerlo a fondo, costruirgli e ritagliargli un posto importante nel Napoli che il tecnico ex Liverpool sta pensando di adoperare per la prima stagione sulla panchina azzurra. Al tecnico spagnolo ha colpito la gran duttilità del cileno, ma anche la facilità di corsa e la bravura nell’uno contro uno, senza dimenticare il fiuto del gol, dimostrato con forza nella vittoria della sua U. De Chile dell’ultima Copa Sudamericana. In carenza di ale ecclettiche e brave in fase offensive, completamente assenti in organico, ecco che TurboMan potrebbe avere la sua chance per imporsi e stupire il pubblico del San Paolo, legato nonostante tutto al destino del giovane cileno, catapultato in una nuova realtà, in un mondo tutto nuovo con una velocità inaudita e con aspettative troppo pesanti per le sue gracili spalle. Un’occasione fondamentale per dimostrare il loro valore e il loro attaccamento alla maglia azzurra. Perchè si sa: certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.

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