Moscarweb: da spauracchio del Napoli a fenomeno telematico

92346599DSC_4352-(2)Moscarweb – E’ inutile negarlo: c’è una sorta di legge non scritta, che perseguita la Napoli calcistica, che vede, con una frequenza spaventosa, il manifestarsi del cosiddetto castigatore di turno dal novero degli avversari più insospettabili. L’elenco, nel corso degli anni, si è arricchito a dismisura, ma probabilmente nessuno come Davide Moscardelli è riuscito a turbare le ambizioni di vittoria di società e supporter partenopei.

Fatta eccezione per un passato numericamente valido nelle categorie inferiori, in Serie A l’attaccante nativo del Belgio non ha quasi mai lasciato un segno indelebile, se non nel cuore di Stefano Pioli (che lo aveva avuto a sua disposizione anche a Piacenza). Stima reciproca, amore tattico, elevatisi, evidentemente, all’ennesima potenza dopo gli exploit del bomber contro il Napoli, ai tempi del Chievo. Acuti improvvisi in grado di risolvere sfide anonime, a tratti sciagurate.

Il comprovato potere taumaturgico del terribile duo ha dato il là all’ingaggio del Mosca tra le fila del Bologna, avvenuto durante l’ultima finestra del mercato invernale. A onor del vero, il trasferimento non ha proprio giovato al minutaggio del calciatore, relegato quasi sempre in panchina, se non addirittura in tribuna. Le chance, quindi, di vederlo in campo domani opposto alla sua vittima preferita sono ridotte praticamente al lumicino. Tuttavia, la memoria collettiva ha riesumato le precedenti prodezze per innescare, grazie al potere del web e dei social network, una sorta di divinizzazione pagana, volutamente umoristica e tesa a smitizzare un calcio divenuto fin troppo serioso.

Gruppi, fotomontaggi, video celebrativi, petizioni per vederlo con la maglia della Nazionale (!). L’ascesa come fenomeno telematico è inarrestabile, e trova il simpatico avallo dello stesso Moscardelli, consapevole, forse, di poter regalare comunque delle gioie strappando sorrisi benevoli. Emblematico l’ultimo tweet postato, in cui dimostra una eccezionale autoironia:

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Per non parlare, poi, degli elogi sul suo conto quando, nel corso dell’ultimo Atalanta-Bologna, si è dovuto improvvisare portiere per sostituire l’infortunato Curci.

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Insomma, per il barbuto Moscardelli è iniziato uno spettacolare periodo di gloria. Non colmerà le sue aspettative professionali, ma almeno potrà candidarlo come il precursore di una nuova, e più benefica, visione del movimento nostrano.

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