Napoli a Bologna a caccia di streghe

Bologna NapoliDomani è Bologna Napoli. Inutile nasconderlo, quando un tifoso del Napoli ascolta pronunciare il nome di Stefano Pioli sente un lungo brivido lungo la schiena ricordando i recenti rovesci rifilati dal tecnico parmense agli azzurri negli anni recenti, tutto è cominciato una calda domenica di settembre del 2011, quando scende a Napoli il Chievo guidato da un giovane allenatore che viene dalla B, gli azzurri vanno presto in vantaggio con Cannavaro, ma vengono prima raggiunti e poi superati per 3-1 nel secondo tempo, è un inciampo nell’opinione comune, uno dei rari tra le mura amiche. Passa un intero girone e tocca al Napoli far tappa a Verona, in quel momento il Napoli era secondo, a quattro punti di distanza dal Milan, e quindi sbarca in Veneto con intenti bellicosi di riscattare la brutta figura dell’andata e incassare punti preziosi per la rincorsa al primo posto, risultato? 2-0 per i clivensi, l’inciampo diventa un segnale.

Stagione successiva 2011/12, gli indizi diventano prove quando al San Paolo il Bologna guidato dal subentrato Pioli ferma la ricorsa del Napoli alle prime posizioni sull’1-1, e stavolta erano stati gli ospiti a passare in vantaggio, con gli azzurri che riacciuffano il pareggio solo su rigore nel secondo tempo, passa l’intero girone di ritorno e il Napoli va a Bologna da terzo in classifica, con in mano la qualificazione Champions e memore della stagione precedente quando vincendo 0-2 a Bologna si era fatto un gran passo in avanti per il terzo posto. Domenica calda, gran pubblico azzurro che affolla il Dall’Ara, ma la festa è rovinata da un Bologna ormai salvo che con una rete per tempo genera i rimpianti della stagione azzurra.

Quando quest’anno il Bologna è arrivato al San Paolo, a dicembre eravamo alla vigilia della sentenza per la squalifica di Cannavaro e Grava e forse non ci si è soffermati a sufficienza sull’avversario che stava arrivando a Napoli con il suo carico di infausti precedenti, e puntualmente Pioli si è preso il malloppo e ha portato a casa un successo (addirittura doppio considerando tre giorni dopo la vittoria nell’Ottavo di Finale di Coppa Italia). Tirando le somme, nelle ultime tre stagioni il Napoli di Mazzarri ha affrontato Pioli 6 volte, racimolando 1pareggio e 5 sconfitte.

Domani sera a Bologna gli azzurri troveranno una squadra arrabbiata per il pesantissimo 0-6 incassato a Roma e desiderosa di riscattarsi davanti ai propri tifosi, da Pioli c’è da aspettarsi qualche sorpresa tattica, di quelle che sono valse lo scacco matto a Mazzarri nelle ultime sfide, probabile che proponga il 4-2-3-1 (che diventava 4-5-1 in fase difensiva) che è valso i tre punti a Napoli, ma non è da escludere che possa trovare soluzioni diverse, certamente davanti gli azzurri dovranno fare i conti contro Gilardino e Diamanti, supportati da due tra Gabbiadini, Kone (autore di un eurogol all’andata) o Christodoulopoulos, in mediana invece vista la squalifica di Guarente dovrebbero essere confermati Taider e Perez (non è da escludere la sorpresa Pazienza), mentre in difesa coppia centrale sicura Sorensen-Antonsson, mentre per i ruoli di terzino ci sono i ballottaggi Motta-Garics e Abero-Morleo, per il ruolo di portiere incerta la scelta di Pioli, se confermare il giovane Stojanovic oppure affidarsi all’esperto Agliardi.

Quello che non dovrà fare il Napoli senz’altro è concedere spazi e campo alle ripartenze di Diamanti, evitando anche falli intorno all’area di rigore che potrebbero essere sfruttati dalle grandi doti balistiche del fantasista del Bologna, nella gara di andata gli azzurri in versione standard (3-4-2-1)  furono imbrigliati dai felsinei fino al cambio di modulo passando al 4-2-3-1 con l’inserimenti di Insigne che valse i gol dell’1-1 e del 2-1, prima del crollo finale. E’ da escludere che Mazzarri opti per un cambio di modulo, men che meno addirittura passando a 4 in difesa, certamente sarà confermato il nuovo 3-5-1-1, con De Sanctis, Cannavaro e Britos, mentre per il ruolo di centro destra Gamberini è sembrato più volte a disagio (molto più a suo agio quando in stagione ha giocato a sinistra), quindi certamente Mazzarri proverà a recuperare Campagnaro, diversamente non è da escludere la candidatura di Grava (fisicamente più adatto di Rolando contro i brevilinei dell’attacco rossoblù). In mediana, punto fermo Behrami davanti alla difesa, e Hamsik sul centro sinistra, c’è un ballottaggio per il terzo posto di centrocampista con Dzemaili apparso ieri sera generoso come al solito ma un po’ appannato rispetto alle ultime uscite quindi ci sono chance per Inler, in attacco sembrano confermatissimi Pandev e Cavani, per Insigne spazio in corsa, a meno che Mazzarri voglia varare da subito un tridente vero, ma ci sembra poco probabile.

Andrea Iovene

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